Cda Ipab: no a idea proprietaria istituzioni pubbliche e potere monocratico di Sernagiotto
Sabato 11 Maggio 2013 alle 00:47 | 3 commenti
Giovanni Rolando, Presidente Ipab di Vicenza - Ormai è chiaro a tutti. Il sistema Sernagiotto/ Meridio / Beltramelli ed affini del nuovo partito del MIR, moderati in rivoluzione, con il beneplacito della destra e Lega Nord al governo in Regione Veneto, colpisce ancora. E provoca danni d'immagine all'Ipab di turno presa di mira da ormai un anno per ottenere attraverso il potere monocratico dell'assessore ai servizi Sociali Remo Sernagiotto un altro commissariamento di Ipab.
E danni gravissimi alle persone e a tutto l'ambiente della Comunità Ipab di Vicenza.
Non a caso Sernagiotto dichiara che appena si insedierà il nuovo commissario da lui nominato a Vicenza l'Accordo di programma ingranerà  la quarta (testuale).
Dunque i problemi sollevati da un anno a questa parte di accanimento inquisitorio contro l'Ipab di Vicenza dalla Regione saranno bello che risolti. Come d'incanto. Certo perché non si tiene in conto quelli che sono i reali problemi della gente e delle famiglie, degli anziani in particolare, i non autosufficienti di Vicenza. I quali devono pagare anche per la quota di rilievo sanitaria spettante alla Regione e mai aggiornata dall'assessorato al sociale. Cosicché la percentuale della retta aumenta per gli ospiti e cala percentualmente per la Regione. Oltre ad essere la Regione Veneto l'unica Regione a non aver ancora provveduto alla riforma delle Ipab. Ma si sa questo poco interessa all'assessore Sernagiotto. Basti ricordare come per tutto l'anno 2010 ha cercato di far passare in giunta la scellerata delibera di centralizzazione di tutto il patrimonio immobiliare di tutte le Ipab Venete. O come intenda far nominare i presidenti delle Ipab dal presidente della Regione così come avviene per i direttori generali delle ULSS. Ovvero con nomine politiche e in barba all'autonomia dei territori.
Da notare che l'Accordo di Programma porta la firma delle tre istituzioni pubbliche: la Regione Veneto, il Comune di Vicenza e per ultimo dall'Ipab. Accordo di programma che era stato già redatto e consegnato dal Commissario straordinario Tiziano Zenere all'attuale CdA all'atto del suo insediamento in data 27 luglio 2010.
Tant'è vero che la stessa Regione aveva già predisposto la ricusazione dell'osservazione firmata (sotto dettatura?) da Beltramelli Diego, ex consigliere ed esponente di An, insieme all'ex presidente di Ipab Gerardo Meridio del vecchio CdA e commissariato dal presidente della Giunta regionale on. Giancarlo Galan a novembre 2009. Ricusazione avvenuta in sede di VTR, la commissione regionale per la Valutazione Territoriale Regionale presieduta dal delegato di Zaia, l'arch. Vincenzo Fabris direttore generale del dipartimento Urbanistica e Paesaggio della Regione, ed alla quale erano presenti un paio di mesi fa , i rappresentanti del Comune di Vicenza, dei Dipartimenti Regionali e di Ipab di Vicenza.
Ai soprusi è giusto reagire. E dunque il CdA di Ipab Vicenza già ha reagito con un primo ricorso al Tar sulla delibera di diffida di Sernagiotto del gennaio 2013. Appena in possesso della nuova deliberazione, che avrebbe già dovuto essere trasmessa al comune e ad Ipab da giorni, il CdA ricorrerà d'urgenza allo stesso Tribunale Amministrativo Regionale per un ricorso urgente di richiesta di sospensiva della delibera. Augurandosi la stessa fine delle numerose querele sempre orchestrate dal Meridio- oggi capolista del partito del MIR alle elezioni amministrative a sostegno della candidata Dal Lago della Lega Nord. Denunce e querele che, anche da ultimo in questi giorni, sono state rigettate dal tribunale di Vicenza a proposito dei depositi cauzionali regolarmente applicate al ribasso per gli ospiti non autosufficienti e a proposito dello sbilanciamento in favore del comune giusto in materia di Accordo di programma.
Il CdA di Ipab sosterrà le spese di tasca propria per il ricorso al Tar. Quanto di tasca sua spenderà l'assessore Sernagiotto che percepisce dodicimila euro mensili per la carica di assessore pubblico? Quanto è già costato ai cittadini contribuenti tutta questa manovra politico-strumentale?
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