Caso Mantovani, i fari accesi de Il Giornale
Lunedi 15 Aprile 2013 alle 16:59 | 0 commenti
Dopo le inchieste del gruppo L'Espresso e del Gruppo Corsera stavolta è toccato alle colonne de Il Giornale (o meglio del suo inserto economico del Nordest) accendere i fanali sul cosiddetto caso Baita- Mantovani che dalla fine di febbraio sta scuotendo il mondo degli affari e della politica nel Veneto.
L'approfondimento, che porta la firma di Camilla Conti, è finito in edicola durante il week-end appena passato ed ha messo nuovamente a fior di pelle i nervi di un pezzo dell'establishment regionale. La Conti nel suo resumé del 13 aprile a pagina 4 ripercorre agilmente i punti della vicenda e punta la sua attenzione anche sul prologo (quanto meno mediatico mediatico) della vicenda: ovvero le pubbliche denunce sul cosiddetto sistema Baita-Galan più volte ripetute dall'europarlamentare del Pdl Sergio Berlato poi concretizzatesi nel lungo esposto presentato il 22 gennaio al procuratore berico Antonino Cappelleri. C'è poi un dettaglio che per la prima volta viene descritto con cura particolare. Nella redazione del settimanale romano Il Punto, che gli inquirenti veneziani vedono in qualche modo collegata ai servizi, non solo comparirebbero carteggi relativi all'inchiesta in corso (cosa plausibile perché le carte sarebbero state trovate dopo le perquisizioni e quindi erano potenzialmente già a conoscenza delle parti), ma per la Conti in quella redazione sarebbero stati rinvenuti persino dei veri e propri dossier sui magistrati che in qualche modo hanno avuto a che vedere con il caso. Della cosa sembra che si stia occupando anche il Csm.
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