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Capodanno per la Pace con il cammino silenzioso a Vicenza

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 28 Dicembre 2013 alle 18:46 | 0 commenti

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Giancarlo Albera, Commissione Diocesana Vicenza - Mercoledì 1 Gennaio 2014 si celebra il  47° anniversario della Giornata mondiale per la Pace e, per questa occasione, la "Commissione Diocesana per la Pastorale Sociale e del lavoro, giustizia e pace, cura del creato” di Vicenza, insieme ad altre realtà, propone ed organizza il consueto cammino silenzioso di Pace. La partenza alle ore 15 dalla chiesa di Santa Croce (dei Carmini) con un saluto del vescovo Beniamino Pizziol.

Un tragitto che si snoderà lungo il centro storico, passando per Ponte-Novo, con alcune tappe di riflessione lungo il percorso, dove si possono incontrare altre realtà significative di fraternità quali: la chiesa serba-ortodossa di S.Maria-Maddalena oggi della Misericordia , poi i protestanti (casa Biblica), in fronte al pensionato Studenti di ponte Pusterla, ancora il Monte di Pietà  lungo contrà Porti e la Piazza fino a raggiungere la Cattedrale dove, oltre alle parole del Vescovo, sarà proposta la testimonianza di un cooperatore internazionale GianPietro Testolin (ha operato per diversi anni in Eritrea e oggi, in Afghanistan).

Il tema indicato quest’anno da Papa Francesco per la giornata Mondiale, è:  FRATERNITÀ, FONDAMENTO  E  VIA  PER LA PACE;  intende più in generale affrontare il cammino percorso dall’uomo in ogni sua attività, nel quale la fraternità  dovrebbe assumere una dimensione decisiva e tale per cui le persone, non vengano ridotte ad oggetti da sfruttare, ovvero, che lo sviluppo di cui tanto si parla, non diventi solo tecnicismo politico-economico, privo quindi di idealità, ma ricerchi invece quello spirito di carità fraterna che dovrebbe alimentare e promuovere uno sviluppo umano integrale affinchè diventi strumento efficace per una vera pace.                                                                            Troppo spesso, in nome di una presunta sicurezza, ordine o autonomia, vengono giustificate le corse agli armamenti, vengono avviate nuove ostilità e guerre; la fraternità viene "uccisa” da ciascuno, anche e soprattutto, attraverso l’indifferenza, lo sfruttamento del lavoro, l’inquinamento, le tante diseguaglianze  in costante crescita, sino ad arrivare appunto, al traffico di esseri umani.   

Lo slogan del “Cammino” che da il titolo all’evento, è  “Dov’è tuo fratello?”.  Nello specifico, esso affronta il problema dell’immigrazione  riferendosi agli ultimi tragici avvenimenti di Lampedusa e partendo dal messaggio del Papa a seguito della sua visita pastorale sull’isola  nel Luglio u.s. “Questa non è una domanda rivolta ad altri, è una domanda rivolta a me, a te, a ciascuno di noi”.  Immigrati morti in mare, da quelle barche che, invece di essere una via  di speranza sono diventate una via di morte. L’immagine che si vede nel manifesto per questa 47° ricorrenza, mostra un barcone di migranti in mezzo al mare. Ancora, una folla di migranti che tende la mano a dei pezzi di pane.


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