Cancro del kiwi, Regione Veneto dà il via a procedure per indennizzi
Mercoledi 17 Luglio 2013 alle 14:22 | 0 commenti
Regione Veneto - La Giunta veneta ha adottato il provvedimento per indennizzare le aziende produttrici di kiwi che hanno dovuto estirpare totalmente o parzialmente i propri frutteti come misura di profilassi al diffondersi del cancro batterico dell’actinidia. “Si tratta ancora di una proposta – ha ricordato l’assessore all’agricoltura Franco Manzato – che passa ora all’esame della competente Commissione consiliare prima della definitiva approvazioneâ€.
“Prevediamo in sostanza l’apertura dei termini per la presentazione di domande di indennizzo – ha ricordato Manzato – da parte degli imprenditori agricoli le cui aziende sono state interessate da provvedimenti obbligatori di estirpazione e distruzione delle piante, allo scopo di prevenire il diffondersi di questa micidiale malattia. Per queste finalità , sono in bilancio 250 mila euro complessivi. Gli aiuti saranno per ettaro di coltura interessata “in conto capitaleâ€, cioè a fondo perdutoâ€.
La coltivazione di Actinidia in Veneto interessa una superficie complessiva di circa 3.200 ettari, per una produzione di 76 mila tonnellate e un valore di oltre 40 milioni di euro. Il cancro batterico del kiwi, o Pseudomonas syringae pv. Actinidiae, ha fatto la sua comparsa nel territorio regionale durante il 2010: i suoi attacchi provocano un deperimento delle parti colpite e la successiva morte della pianta. Il batterio si diffonde nell’ambiente in maniera epidemica e, al momento, non sembra vi siano metodi di difesa attiva efficaci per contrastarlo. In seguito alla diffusione della batteriosi, il Ministero per le politiche agricole ha approvato nel 2011 le “Misure di emergenza per la prevenzione, il controllo o l’eradicazione†della malattia.
“Come Regione – ha ricordato Manzato – abbiamo anche aderito al “Progetto di ricerca interregionale sul Cancro batterico del Kiwiâ€, in base al quale l’Università degli Studi di Udine – Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali, condurrà uno studio sulle possibilità di contrasto alla batteri osiâ€
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