Caccia, Acv-Confavi e Enalcaccia: sinistri scricchiolii giungono dal Cravn Veneto
Mercoledi 5 Febbraio 2014 alle 15:03 | 0 commenti
Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI, Associazione nazionale Enalcaccia P.T. - Il neonato organismo che raggruppa temporaneamente i dirigenti regionali di alcune associazioni venatorie del Veneto, nato da poco più di due mesi, comincia già ad emanare, oltre a qualche sterile comunicato, anche sinistri scricchiolii.
Del resto avevamo avvisato per tempo i dirigenti dell'Associazione Nazionale Libera Caccia sulla trappola in cui sarebbero inevitabilmente caduti accettando di sciogliere il già esistente Coordinamento delle Associazioni Venatorie del Veneto ( che raggruppava i dirigenti di tutte le associazioni venatorie presenti in Veneto) per dar vita ad un organismo monco a trazione Federarcilega.
Senza per il momento fare ulteriori commenti, ci limitiamo a pubblicare la lettera spedita dalla Liberacaccia agli altri componenti del CRAVN in data 30 gennaio 2014, tanto per capire quale sia il clima che regna tra i dirigenti di questo inconcludente assembramento.
Ecco di seguito la lettera della Liberacaccia spedita agli altri dirigenti del CRAVN:
AI COMPONENTI IL C.R.A.V.N. - Coordinamento Associazioni Venatorie del Veneto.
Cari amici, l’unico compito di un Assessore alla caccia dovrebbe essere quello di individuare e tentare di risolvere le problematiche del mondo venatorio, per cercare di mandarci a caccia in modo migliore…Tutto questo dovrebbe avvenire in stretta collaborazione con le Associazioni di categoria, che per sua fortuna, in Veneto, sono anche coordinate in un organismo che rappresenta nientemeno che il 70% dei cacciatori. Purtroppo, di tutto questo, al nostro Assessore sembra che non gliene freghi proprio nulla! E intanto i suoi provvedimenti arrivano, uno dopo l’altro, come fulmini a ciel sereno, senza mai averci consultato, il che significa che la considerazione nei nostri confronti è pressoché nulla. Stessa cosa vale per il Presidente della  IV° Commissione che oggi, in collaborazione con la minoranza, ha proposto ed ottenuto dal Consiglio Regionale la proroga di ben 2 anni del PFVR, vanificando di fatto tutto il lavoro di consulenza svolto responsabilmente dal CRAVN, e dando la possibilità a qualcuno di far passare le nostre 36 osservazioni sul Piano come un inutile rattoppo; questo qualcuno si è addirittura preso il merito di aver salvato il mondo venatorio veneto da un imminente grave pericolo. Capanni, deroghe, calendario, piano venatorio, basta! Non se ne può più, la misura è colma. Non è più possibile tenere la stampella ad un Assessore kamikaze che non vuole ascoltare nessuno, o soltanto chi decide lui. Laâ€Libera Caccia†non intende più mettere a rischio la propria immagine continuando in questo gioco al massacro. La condizione per proseguire la collaborazione nel CRAVN è che il Coordinamento intervenga tempestivamente presso l’Assessore affinchè recepisca, senza riserve, tutte le 36 proposte di modifica che abbiamo presentato sul PFV, (altro che proroga di 2 anni). Questo però significa che tutti i componenti del CRAVN devono esserne fermamente convinti. D’ora in avanti non sottoscriverò più, per conto della “Libera Caccia†alcun documento se prima non saremo stati convocati dalla IV° Commissione e dall’ Assessore e avremo ricevuto garanzie scritte su che cosa intendono fare sul futuro della caccia nel Veneto. Solo allora potremo uscire con un comunicato congiunto.
Cordialmente
ANLCÂ Mariano Trevisan
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