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Bonifica per Marghera estesa ad aree rimaste escluse da nuovo perimetro

Di Redazione VicenzaPiù Domenica 13 Ottobre 2013 alle 21:35 | 0 commenti

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Regione Veneto - I Protocolli Attuativi dell’Accordo di Programma del 2012 per la bonifica e la riqualificazione ambientale del Sito di Interesse Nazionale di Venezia – Porto Marghera si applicheranno anche alle aree del Comune di Venezia che rientravano nell’originario perimetro del SIN individuato nel 2000, ora escluse dopo la riperimetrazione operata con un Decreto Ministeriale del 2013.

Lo ha deciso la Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore Renato Chisso.

“Questi protocolli – ha ricordato Chisso –sono stati predisposti per essere applicati nel SIN di Venezia – Porto Marghera perimetrato nel 2000, che ha subito gli effetti ambientali negativi indotti dalle attività insediate a Porto Marghera sia sui suoli sia sulle acque sotterranee e che presenta caratteristiche analoghe per quanto attiene l’assetto idrogeologico, la genesi geologica e così via. La nuova perimetrazione decisa nell’aprile scorso ha limitato il Sito alle aree a prevalenza destinazione Industriale; il relativo Decreto ha previsto la competenza della Regione per l’espletamento delle necessarie operazioni di verifica ed eventuale bonifica della porzione di territorio già compreso nella perimetrazione originaria. Questo consente di mantenere una gestione coerente dei progetti di bonifica e messa in sicurezza di un territorio che è stato ed è gravato dalle medesime problematiche ambientali”.

I protocolli che si applicano anche alle aree deperimetrate sono quattro. Il primo riguarda la “Caratterizzazione dei siti”: i Piani di Caratterizzazione non necessitano più di preventiva autorizzazione, a condizione che venga seguito il Protocollo stesso e possono così essere eseguiti con tempi estremamente ridotti. Il secondo Protocollo Operativo si riferisce alle “Modalità di intervento di bonifica e di messa in sicurezza dei suoli e delle acque di falda” e individua tecnologie di bonifica standardizzate che possono essere utilizzate nell’area. Il terzo protocollo riguarda i “Criteri per la determinazione delle garanzie finanziarie” ed esenta gli Enti pubblici e le Società a completa partecipazione pubblica dalla prestazione di garanzie finanziarie per l’esecuzione di interventi di bonifica. Sono esonerate anche le imprese che hanno dimostrato la volontà di attuare gli interventi di bonifica, avendo stipulato il contratto di transazione per la riparazione danno ambientale con lo Stato. L’ultimo protocollo riguarda le “Attività sperimentali di bonifica dei siti contaminati” compresi nel SIN di Venezia Porto Marghera, e prevede la semplificazione e l’incentivazione delle attività di sperimentazione e ricerca che le ditte possono proporre per gli interventi a Porto Marghera, sviluppando attività di bonifica innovative.

Leggi tutti gli articoli su: Regione Veneto, Renato Chisso, Porto Marghera

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