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Biomasse a Torri, confermato lo stop al progetto

Di Marco Milioni Mercoledi 12 Febbraio 2014 alle 23:46 | 0 commenti

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I motivi che hanno portato il Tar Veneto a sospendere in via cautelativa quell'iter burocratico rimangono validi, ma vista l'importanza del contenzioso, il giudizio di merito va anticipato in modo che si possa giungere più rapidamente ad una definizione certa della vertenza. È questo alla grossa il succo di una ordinanza del Consiglio di Stato chiamato a pronunciarsi sulla querelle relativa al contestato impianto a biogas previsto a Torri di Quartesolo. I promotori del progetto per vero avevano chiesto ai giudici di rivedere quello stop temporaneo, ma i magistrati si sono limitati a dettare un calendario più celere.

La novità è emersa oggi pomeriggio quando l'avvocato Giorgio Destro, che patrocina alcuni residenti contrari al combustore caldeggiato dalla Avicola Berica, è entrato in possesso del pronunciamento dei magistrati romani del Consiglio di Stato, il massimo tribunale amministrativo del Paese. L'ordinanza (N. 00606/2014 REG.PROV.CAU.; N. 00225/2014 REG.RIC.), quattro pagine dattiloscritte depositate stamani, chiarisce immediatamente i termini della questione argomentando che «non sussistono i presupposti per ritenere infondata la domanda cautelare formulata in primo grado». Ad ogni modo il collegio formato da Antonio Amicuzzi, Fulvio Rocco, Antonio Bianchi, Raffaele Prosperi e dal presidente Luigi Maruotti precisa ulteriormente che la complessità e la rilevanza «delle questioni giuridiche proposte esigono una approfondita valutazione che solo un esame della controversia nel merito può garantire». Sicché «... la domanda cautelare va accolta in parte, ai soli fini della anticipazione della definizione del giudizio nel merito da parte del giudice di primo grado, già fissata per il primo trimestre dell'anno 2015».

Ad ogni buon conto Destro, che ha collaborato gomito a gomito con il suo consulente scientifico Marina Lecis si dice «senza dubbio soddisfatto» per il pronunciamento dei giudici i quali «hanno di fatto riconosciuto» la bontà delle argomentazioni che avevano portato i residenti a chiedere lo stop al progetto. Ovviamente il giudice di primo grado del Tar veneto deve ancora pronunciarsi nello specifico del contenzioso, ma Destro, che parla di un duro ma appagante lavoro portato avanti dal suo team, considera l'ordinanza uscita oggi a palazzo Spada (in foto) sede del Consiglio di Stato «un ottimo viatico» per il proseguo della vertenza.

La quale comunque è destinata a fare rumore sul piano politico. A Torri di Quartesolo infatti l'inaspettata e massiccia sollevazione da parte dei residenti che si sono costituiti in giudizio a tempo di record, ha mandato in tilt l'esecutivo retto dal Pd dove il sindaco Diego Marchioro, che inizialmente nemmeno aveva informato la popolazione, ha dovuto patire sia la graticola delle critiche della cittadinanza che quelle del vicesindaco Gianluca Ghirigatto.


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