Quotidiano | Categorie: Politica

Berlato: si desista dall'attacco alla Siria, le conseguenze sarebbero catastrofiche

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 28 Agosto 2013 alle 17:25 | 0 commenti

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Sergio Berlato, deputato al Parlamento europeo e coordinatore provinciale del Pdl Vicenza - “Mi auguro che la coalizione di potenze occidentali con a capo l’amministrazione di Barack Obama desista dall’intenzione di  intervenire militarmente in Siria, perché questo porterebbe a una spirale di conflitti non calcolabili e dalle conseguenze certamente catastrofiche per le popolazioni civili coinvolte, peraltro mettendo a repentaglio anche la sicurezza collettiva e la legalità in Europa”.

Commenta così Sergio Berlato, deputato al Parlamento europeo e coordinatore provinciale del Pdl Vicenza, la notizia della probabile- ma non ancora certa- azione punitiva che dovrebbe avere il via domani, contro il regime di Damasco, accusato di aver utilizzato razzi contenenti gas nervino contro i ribelli e la popolazione civile in Siria.

“Il nostro ruolo deve essere quello di difesa della sovranità delle nazioni e dei popoli, e Nashar Assad è il leader di un governo laico e legittimo di un Paese che da tempo sta cercando di combattere e arginare fronde qaediste supportate dalle potenze occidentali ed è ostile al fondamentalismo islamico”.

“Non incorriamo- ha precisato Berlato- negli stessi errori del passato, quando  Bush jr, con documentazioni poi rivelatesi inattendibili, sferrò un attacco all’Iraq di Saddam Hussein in quanto detentore di armi di distruzione di massa, in realtà mai rinvenute”.

“In questo caso- aggiunge il deputato europeo- Stati Uniti, Francia e Regno vogliono ‘punire’ la Siria per l’utilizzo di armi chimiche, ma allo stato attuale delle cose non si hanno ancora prove certe che questo sia realmente avvenuto, e le immagini dei filmati pubblicati dai ribelli danno più adito a dubbi che a creare certezze in tal senso”.

“Spero quindi- conclude Berlato- che non ci sia alcuna azione militare e che non si ripeta ciò che è avvenuto in Iraq e in Libia, dove la guerra ha portato solamente a  una maggiore instabilità e a nuove tragedie. Prima di pensare a qualsiasi intervento militare è opportuno utilizzare tutte le armi a disposizione della diplomazia da parte della comunità internazionale. La pace si costruisce costruendo ponti con il dialogo e con la diplomazia, non certo alzando muri o lanciando bombe”.

Leggi tutti gli articoli su: Sergio Berlato, Popolo delle Libertà, Siria

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