Berlato, Pdl, critico su candidatura Prodi: non è super partes, il Pd ha gettato la maschera
Venerdi 19 Aprile 2013 alle 12:31 | 0 commenti
Onorevole Sergio Berlato, Pdl - L'indicazione di Romano Prodi come candidato alla Presidenza della Repubblica è l'ennesima dimostrazione dello sfascio totale di un partito il quale, come unico obiettivo, sembra avere quello della sopravvivenza della propria classe dirigente" . E' questo il commento dell'on. Sergio Berlato, Deputato al Parlamento europeo e Coordinatore del Popolo della Libertà della Provincia di Vicenza, sulla scelta del Partito Democratico di convergere sulla figura di Prodi per l'elezione del Presidente della Repubblica.
"Come auspicato dallo stesso PD, solo a parole purtroppo, bisognava individuare un nome super partes, un candidato di unità nazionale che rappresentasse anche un elemento di novità e di cambiamento. Purtroppo - prosegue l'on. Sergio Berlato - la scelta di Romano Prodi va nel senso diametralmente opposto: Prodi non è certamente super partes, non è un nome nuovo e non rappresenta alcun cambiamento, se non in senso peggiorativo".
"Rimane ormai chiaro a tutti - conclude l'on. Sergio Berlato - che i presunti democratici ritengono molto più importanti i destini del loro partito che quelli della Nazione. Cade così la maschera di chi continua a privilegiare le alchimie della politica, lasciando l'Italia allo sbando, senza un governo e senza gli strumenti adeguati per affrontare una crisi economica le cui ricadute occupazionali risultano essere ancora imprevedibili nella loro gravità ".
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