Berlato su arresto di Giacino, liason Tosi-Variati, funzione della stampa, Renzi e marò
Lunedi 17 Febbraio 2014 alle 23:26 | 0 commenti
Si sa che l'eurodeputato Sergio Berlato, uno dei grandi accusatori del malaffare negli appalti e l'unico politico veneto a farlo non solo con trite e ritrite frasi di circostanza, non perde occasione per alzare la voce e puntare il dito contro chi della malapolitica fa il pane quotidiano.
L'arresto di Vito Giacino, ex vicesindaco di Flavio Tosi, e della sua consorte è la nuova occasione per esprimere, sia pure con la dovuta prudenza, il suo dissenso e la sua condanna trasversale ai partiti, anche se i nomi sottintesi dei grandi accusati, quelli che l'esponente del PPE vedrebbe bene cadere in una "retata", sono quelli che ruotano intorno alla galassia di Giancarlo Galan e Lia Sartori.
Abbiano approfittato dell'ennesima incursione giudiziaria per chiedere per conto di VicenzaPiùTv il suo parere sull'accaduto e sui legami con Tosi del sindaco Variati ma anche per allargare il discorso al governo Renzi, all'Europa e ai marò detenuti in India da due anni.
Se l'eurodeputato, per sua stessa ammissione, ha usato toni che lui stesso sa che sono democristiani nella condanna dei fatti di Verona, che di fatto vanno verificati, è stato evidente il crescendo di libera espressione quando si è parlato della liason Tosi-Variati, dell'opera disinformativa di certa stampa, dell'incarico a Matteo Renzi, della detenzione contro ogni logica dei amrò italiani ...
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