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Bepi De Marzi ad Aracelinsieme: provocazione sulla "censura" preghiera Alpini?

Di Edoardo Pepe Lunedi 7 Settembre 2015 alle 14:23 | 0 commenti

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Il 9 settembre alle ore 20.45 Bepi De Marzi sarà ospite alla festa di Aracelinsieme in programma a Vicenza in via Borgo Scroffa 24, con lo spettacolo "Dalla guerra non vengono canti". L'organizzazione di "Aracelinsieme 2015" ha preparato una presentazione che pubblichiamo di seguito per capire come si porrà De Marzi rispetto al caso della "censura" sulla preghiera degli Alpini.

“Son finiti i giorni lieti / degli studi e degli amori… Giovinezza, giovinezza, primavera di bellezza”.

Il canto goliardico è del 1909, con un titolo malinconico: “Commiato”. Chissà se Bepi De Marzi lo suonerà, lo intonerà per chi andrà ad ascoltarlo in Araceli di Borgo Scroffa, mercoledì 9 prossimo, alle ore 21.

“Dalle guerre non vengono canti”. A sfatare i tanto decantati “canti di trincea”.

Il suo raccontare si fermerà al 1945, anche se il celebre compositore Mario Ruccione, l’autore dei più suggestivi canti del Ventennio, ha continuato a scrivere musica, anche per l’Azione Cattolica. “Commiato”, di Oxilia e Blanc, diventerà l’Inno Trionfale del fascismo, ma con decine di adattamenti, di parodie ufficiali, ma anche denigratorie. Versioni per le “corporazioni fasciste”: “Cosa importa se siam donne? / non abbiamo noi paura: / non ci intralciano le gonne /nella lotta santa e pura”. Proprio mentre si viene sommersi dalla celebrazioni per i cento anni dall’entrata dell’Italia nella Grande Guerra, non si possono ignorare i testi della verità.

De Marzi va dicendo da sempre che bisognerebbe abolire le gite scolastiche nelle città, anche nei celebrati e noiosissimi musei, per andare a meditare sui luoghi della guerra, in quelle tragiche costruzioni chiamati Ossari.

“Ma portate i ragazzi a visitare anche le fabbriche di armi”, ha detto recentemente, “perché l’Italia, come tutti i Paesi che fingono di volere la pace, vende armi ovunque”.

Leggerà certamente le pagine del Diario del parroco di Pievebelvicino Girolamo Bettanin, che raccontano il dramma della gente in Prima linea, ai piedi del Monte Pasubio.

E la Preghiera dell’Alpino? Non si può sapere se De Marzi, che ha fatto il militare negli alpini paracadutisti, abbia l’intenzione di entrare nella polemica partita da una normale e opportuna osservazione di un frate vicentino dei Servi di Maria, padre Francesco Rigobello, organista e sensibilissimo pastore di anime.

Un De Marzi prevedibile e imprevedibile, dunque, come da sempre.

E dopo la sua serata, toccherà al professore vicentino Claudio Rigon con l’incredibile libro “I fogli del capitano Michel” Sabato 12 settembre ore 19.00.


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