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Bassano, capolista bella e impossibile

Di Marco Polo Lunedi 2 Dicembre 2013 alle 20:57 | 0 commenti

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Il Soccer Team non finisce di stupire e anche in una giornata non particolarmente brillante torna a casa da Castiglione con tre punti d’oro. I giallorossi si sono issati in vetta alla classifica ma, nonostante una tradizione da grande squadra in C2, possono essere considerati la più incredibile favola di questa stagione. A differenza dell’altra capolista Santarcangelo (che da qui allo scontro diretto che precederà la sosta dovrà però affrontare Mantova e Monza), i giallorossi hanno dovuto costruire la loro impresa sulle macerie di un ambiente che definirlo depresso sarebbe un complimento. A Castiglione è andato anche in scena il confronto tra i possibili centravanti del futuro (al lordo delle scelte societarie) tra i due virgulti giallorossi Maistrello e Munarini.

Bel confronto. A metà del confronto di Castiglione i due tecnici sono intervenuti operando un cambio simile. Ciulli ha inserito Luca Munarini per Cafferata, un centravanti per un fluidificante, mentre Petrone ha richiamato Pietribiasi e ha lanciato nella mischia Tommy Maistrello. I due in comune hanno ruolo, struttura fisica, età (entrambi classe ’93), una vaga somiglianza che dalla tribuna risulta più marcata dato lo stesso colore dei capelli. Ma soprattutto in comune hanno la militanza nella Berretti del Bassano. Luca Munarini, infatti, è quel centravanti di ritorno dal Montebelluna – 10 gol per lui in serie D – che in estate Werner Seeber ha scelto di lasciare andare per non sforare lo striminzito budget a sua disposizione, perché in rosa un giocatore con quelle caratteristiche già c’era ed è Maistrello, perché l’esigenza di ingaggiare una prima punta più esperta (sarà Pietribiasi) era avvertita ancor prima dell’ingaggio di mister Petrone. Tuttavia all’atto del concedo –  in comproprietà  al Castiglione appunto – lo stesso dg spiegò come quella scelta non venne presa a cuor leggero proprio per la fiducia che riponeva nelle qualità di Munarini. Beh lo scontro diretto di domenica tra i due è terminato grosso modo in parità. Maistrello è stato il più pericoloso di tutto il Bassano giocando poco più di venti minuti, anche perché agevolato da qualche spazio in più lasciato dal Castiglione in proiezione offensiva, si è creato due importanti palle gol senza capitalizzarle. Munarini è entrato in campo con il piglio giusto, prima da centravanti in un tridente poi largo a destra per far spazio centralmente a Curcio. Buono dunque il suo impatto sulla partita, dove ha dimostrato buona tecnica oltre all’evidente fisicità.

 

Per non dimenticare. Fa specie ritornare con la mente ai quei giorni di luglio, il Bassano era ancora senza una guida tecnica, si parlava di rinforzi con la stessa fiducia di un rabdomante in cerca d’acqua nel I giocatori del Bassano esultano. L'unità del gruppo è uno dei segreti della favola giallorossa (foto Roberto Bosca)Sahara, si leggeva di formazioni che non badavano a spese (Mantova, Alessandria su tutte), della nobile Spal che rilevava il titolo della poverella Giacomense, di un Monza pronto a rivincere sul campo il campionato, delle matricole Porto Tolle e Real Vicenza con le tasche piene di monete sonanti e pronte a rinunciare ai giovani, di un Seeber in pellegrinaggio alla sede del calciomercato, di calciatori non più allettati dalle risorse disponibili ai piedi del Grappa, di un Berrettoni richiesto da alcune big. Insomma di un Soccer Team da terza fascia se tutto andava bene. Cos’è successo poi lo abbiamo visto tutti Mario Petrone ha trasmesso il suo coraggio ad un gruppo di giovani che ha capito fin da subito che solo tirando fuori il 110% poteva ambire alla salvezza, Werner Seeber non ha sbagliato un colpo, ha speso quelle quattro lire a sua disposizione come meglio non poteva, i giovani cresciuti nel vivaio (Bizzotto, Zanella, Stevanin, Maistrello) o arrivati ai tempi della C1 (Proietti e Toninelli) hanno messo in campo tutto ciò che hanno appreso. E perchè no, la dedizione di chi lavorando dietro le quinte con entusiasmo nonostante prospettive tutt'altro che rosee ha messo nelle migliori condizioni di lavoro possibile ci lavora sul campo. Il risultato è un incredibile primo posto dopo ben 14 giornate di campionato! Da non credere ai propri occhi: la squadra non solo vince (spesso), la fortuna c’entra poco (rivedersi per credere le beffe subite con Cuneo, Mantova e Monza), non solo getta a piene mani in campo una forte componente agonistica ma è anche capace di esprimere interessanti trame di football, giocate esaltanti che riempiono gli occhi dei suoi tifosi. Un sogno, insomma, che fa impallidire anche la favola di Cenerentola. I momenti bui arriveranno, prima o poi tocca a tutte le formazioni del campionato, ma non potrà venir meno il rispetto e l’ammirazione per quanto stanno costruendo i giocatori che difendono i giro per l’Italia le effige di Bassano del Grappa. Chiudiamo con una frase di Mario Petrone: «Non illudiamoci, la salvezza si deciderà nelle ultime partite del campionato. Ma in qualsiasi modo finirà questa stagione io non potrò far altro che ringraziare di cuore i miei ragazzi».


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