Bar Borsa di Vicenza ospita il concerto di Pietro Tonolo
Mercoledi 17 Febbraio 2016 alle 18:47 | 0 commenti
Bar Borsa
Il metallo lucente che accoglie le vibrazioni del sax, il pizzicare svelto sulle corde del contrabbasso, l'incedere ritmato delle dita lungo la tastiera del piano, le pelli tese della batteria sotto il colpo deciso delle bacchette: suggestioni da una session che già si prefigura ricca di atmosfere dense, quella del 18 febbraio prossimo, all'insegna del jazz più autentico, che saprà coinvolgere magistralmente il pubblico di House of Groove – Bar Borsa, in questo terzo concerto della rassegna musicale Winter Jazz 2016.
Una programmazione in salita, ancora una volta di grande spessore, della quale fa parte l'appuntamento del 18 febbraio, che riunirà un'ensemble internazionale di musicisti dal notevole bagaglio artistico e professionale.
A dare il nome alla serata è il capofila della session, Pietro Tonolo (tra i più noti sassofonisti jazz europei, ed uno degli interpreti italiani a godere della più alta considerazione tra i musicisti d'oltreoceano) che sarà affiancato da Diego Carnovale al piano, Lorenzo Conte al contrabbasso e Cory Cox alla batteria.
L'indiscussa capacità esecutiva permette ai quattro musicisti di dialogare in pieno accordo, fondendo tra loro ritmiche appassionate e concedendo ampie parentesi di improvvisazione e “solo†ai singoli strumenti. Un'esperienza permeata da una costante ricerca artistica, descritta dagli stessi interpreti come un “viaggio espressivo intrapreso assiemeâ€, che darà vita a intensi momenti d'ascolto. Il programma della serata coniuga la presenza di brani tratti dal repertorio standard jazz a pezzi originali, composti dagli stessi interpreti, con i quali la formazione saprà confrontarsi con grande stile.
Pietro Tonolo, sassofonista dalla grande creatività e dall'impeccabile esecuzione, nel corso della sua lunga carriera, cominciata da giovanissimo suonando tra l'Europa e l'America con le band di Gil Evans e Chet Baker. Tonolo ha inciso quasi un centinaio di album, molti dei quali portano il suo nome. Ha collaborato con molti nomi del panorama jazz italiano (Massimo Urbani, Enrico Rava, Danilo Rea, Roberto Gatto) ed internazionale (Tony Oxley, Henri Texier), suonando inoltre a fianco di grandissimi musicisti quali Lee Konitz, Gil Goldstein, Paul Motian. Attualmente insegna al Conservatorio Pedrollo di Vicenza e alla Jazz International Masterclasses di Siena.
Diego Carnovale, dedito alla musica fin da giovanissimo, ha portato avanti parallelamente gli studi di pianoforte e composizione accademica, diplomandosi con il massimo dei voti in strumenti a percussione.
Nel 2006 si è aggiudicato la prestigiosa borsa di studio per rappresentare l’Italia al 17° meeting internazionale dell’International Association of School of Jazz diretto da David Liebman. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti di critica e pubblico. Nel 2010 ha ottenuto il premio come miglior solista dell'European Jazz Contest, e scalato le classifiche giapponesi con l'album “Exit for three†e con il suo primo album da solista, “Portraits†(2013) definito dalla rivista “Jazz Life†di Tokio il miglior disco in piano solo degli ultimi anni. Ha collaborato con grandi artisti del jazz internazionale, collocandosi tra i migliori pianisti del jazz italiano.
Lorenzo Conte, contrabbassista di origine veneziana che ha dedicato quasi interamente la sua carriera musicale al jazz, affiancando negli anni musicisti europei ad americani tra cui Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Joel Frahm, Bob Sheppard, Steve Ellington e moltissimi altri. Tra le sue collaborazioni si annoverano quelle nei quartetti di Tom Kirkpatrik di Eliot Zigmund ‘’Planet Four‘’ con Chris Cheek e Frank Locrasto. Tra i molti album incisi spicca la partnership con il batterista Bobby Durham, con il flautista Sam Most e l’altista Lee Konitz, il tenor sassofonista Robert Bonisolo. Ha suonato in numerosi festival e jazz club in Italia e in Europa.
Cory Cox, batterista originario di Houston, Texas, ha sviluppato l'interesse per la musica fin dalla tenera età in seno alla famiglia. La sua formazione in ambito artistico l'ha portato negli anni a far parte di diversi ensemble, grazie ai quali importanti figure di mentori l'hanno avvicinato al jazz, ispirandolo a perseguire una carriera musicale che l'avrebbe, di lì a poco, portato in tutto il mondo.
Durante gli anni di studio è stato membro del Texas Music Educators Association ed ha cominciato a ricevere premi e menzioni da parte di istituzioni musicali come la Gibson-baldwin Grammy Jazz Ensembles.
Dopo il periodo di formazione al Brubeck Institute Cory si trasferisce a New York dove completa i suoi studi alla New School University. A New York comincia ad esibirsi con il Dave Brubeck Quartet, Reggie Workman, John Ellis, Marcus Strickland, Jimmy Owens, Lorenzo Conte e molti altri negli USA, in Europa e in Giappone.
Cory attualmente insegna privatamente e conduce laboratori di musica d'insieme alla Stanford Jazz e al Litchfield in Connecticut.
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