Addebito Bpvi sul mutuo casa, Federconsumatori: importo non dovuto, l'Abi si dissocia
Giovedi 7 Agosto 2014 alle 16:51 | 0 commenti
Luigi Guiotto, Presidente Provinciale della Federconsumatori Vicenza, denuncia la vicenda accaduta ad alcuni cittadini per quanto riguarda l'addebito di € 45,00 effettuato dalla Banca Popolare di Vicenza, un'iniziativa nei confronti dei clienti della banca che hanno contratto un mutuo immobiliare. Di seguito le parole di Guiotto con le quali spiega dettagliatamente la situazione e le azioni future che potranno essere intraprese.
"Si sono rivolti a questa associazione alcuni cittadini che si sono visti addebitare da parte della Banca Popolare di Vicenza sul proprio conto corrente la somma di € 45,00 con la motivazione “Recupero Forfettario Spese di accertamento valori immobiliari ipotecatiâ€. Chiaramente i destinatari di questo addebito sono persone che hanno contratto un mutuo immobiliare con la Banca, non solo in Provincia di Vicenza ma in tutte le Provincie in cui la banca opera.
Notiamo che la lettera che comunicava ai clienti di detta banca l’addebito è datata 1 luglio 2014, quando l’addebito è stato eseguito in data 30 giugno 2014 con la stessa valuta. Ci sembra questa una grave scorrettezza da parte della Banca che ha posto la sua clientela di fronte al fatto compiuto. Ci è stato segnalato, inoltre, che predetta lettera è arrivata con un ritardo notevole e, in qualche caso, è stato necessario l’intervento del cliente per avere tale lettera e che i dipendenti della Banca hanno consegnato copia della lettera con molta difficoltà .
In tale lettera si fa un riferimento generico a “normative di settore inerenti alla gestione del rischio di credito che impongono alle banche di tenere monitorati i valori posti a garanzia dei Mutui/Finanziamenti ipotecati erogati. Vorremmo sapere, con indicazione esatta, di quale normativa si tratta visto che è stata applicata, a quanto sappiamo, dalla sola Banca Popolare di Vicenza e che l’ABI, interessata dalla Federconsumatori Nazionale, ha detto di non esserne a conoscenza.
L’ABI ha anche affermato che non era conoscenza di tale iniziativa, la cui responsabilità è tutta della Banca Popolare di Vicenza e che comunque, se fosse stata contattata, avrebbe sconsigliato tale iniziativa.
La banca nella sua lettera fa riferimento anche al “Documento di sintesi†in cui è richiamata la possibilità di “Eventuali successive ispezioni, accertamenti, verifiche sugli immobili ipotecati†con la possibilità di un addebito fino ad € 270,00. Il documento di sintesi a cui dovrebbe fare riferimento la Banca è quello allegato al contratto di mutuo che essendo, quindi, documento contrattuale non può essere modificato a piacimento della banca. Nel documento di sintesi che abbiamo avuto modo di controllare era previsto solo la possibilità di un addebito un importo massimo di € 260,00 per “rilascio da parte della Banca di atti necessari per la riduzione, restrizione, frazionamento, postergazione ipotecariaâ€, fattispecie ben diversa da quella invocata.
L’operazione, se effettuata, dubbio plausibile visto che nessun cliente è stato direttamente interessato, non giustifica l’addebito effettuato è stata eseguita ad unico vantaggio della banca la quale, peraltro, aveva già fatto eseguire prima della concessione del mutuo una verifica del valore del bene dato in garanzia ed accettato tale garanzia come sufficiente.
Riteniamo, per le motivazioni esposte, non dovuto alla Banca l’importo che è stato addebitato e invitiamo la stessa a provvedere di propria iniziativa allo storno dello stesso, onde evitare ricorsi da parte della clientela.
La Federconsumatori provinciale è disponibile ad assistere i cittadini per il recupero della somma ed ha già preparato la lettera per l’eventuale richiesta alla banca non solo della somma addebitata ma anche delle spese sostenute per il suo recupero.
Invitiamo, quindi, a contattarci a partire dalle settimane successive al Ferragosto per avviare la pratica se la Banca non provvederà autonomamente".
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