Arteven, Primavera fioriscono letture: si parte da villa Barbarigo

Di Redazione VicenzaPiù Giovedi 11 Aprile 2013 alle 15:14 | 0 commenti

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Arteven - Fino a giovedì 30 maggio sono in programma delle originali passeggiate primaverili tra reading, monologhi e incursioni teatrali. Si tratta del nutrito calendario di appuntamenti di PRIMAVERA FIORISCONO LETTURE 2013, la terza e ultima tappa del progetto Cultura e Territorio - Fuori Teatro della REGIONE DEL VENETO, ideato e realizzato con la collaborazione di Arteven Circuito Teatrale Regionale.

Il programma, iniziato a metà marzo, prosegue fino a fine maggio coinvolgendo quindici cittadine disseminate nelle varie province con altrettanti appuntamenti culturali e spettacolari. Un calendario selezionato di eventi dedicati a tematiche affini al territorio che li ospita, oppure che rendono omaggio a figure illustri del luogo e a importanti capitoli della storia del Veneto e non solo. Un'iniziativa che ancora una volta testimonia quanto possa essere fertile la relazione tra Cultura e Territorio. 
Questi gli appuntamenti nel Vicentino:
Turismo e cultura si incontrano per l'evento organizzato nella provincia di Vicenza. Sabato 13 aprile alle 18 in Villa Barbarigo a NOVENTA VICENTINA (VI) è in programma ANTONIO FOGAZZARO Il linguaggio dell'anima. La maestosa Villa patrizia - nota per le decorazioni ad affresco di Antonio Foler, Antonio Vassilacchi (il Aliense) e Luca Ferrari (Luca da Reggio) - ospita un originale incontro teatrale, reso in forma di conferenza immaginaria tenuta dallo stesso autore vicentino Fogazzaro - intepretato da Toni Andreetta - ovvero una composizione puntuale e rispettosa di alcune sue opere, in particolare da Sonatine bizzarre e Minime e dal racconto-manifesto Liquidazione, in cui si evidenziano alcune concezioni e riflessioni dello scrittore vicentino riguardo l'arte, la politica, la società. 
Venerdì 10 maggio alle 21 appuntamento a SANDRIGO (VI) nel cinquecentesco Palazzo Mocenigo, inserito in un contesto rurale intatto, attraversato da una roggia di acqua di risorgiva e immerso nel verde. Sede del Centro di Educazione alla Sostenibilità Ambientale e Sociale di Sandrigo è il luogo ideale per ospitare la conferenza-spettacolo POP ECONOMIX del narratore Alberto Pagliarino, autore anche dei testi assieme a Nadia Lambiase. A fianco dei fatti economici davanti al pubblico si compone il disegno di come vivevamo un tempo, tra una girella e la caduta del muro di Berlino. E poco a poco si delineano con chiarezza i fatti storici, i personaggi, i meccanismi di un sistema insostenibile che ci sta portando a un tracollo globale, che ha impoverito molti e arricchito enormemente pochissimi. Una narrazione teatrale di impegno civile, a tratti leggera, comica e drammatica. 
Sabato 18 maggio alle 20.30 nella Piazzetta dell'ambulatorio di CAMPOLONGO SUL BRENTA (VI) Andrea Pennacchi e Giorgio Gobbo presentano la pièce di teatro-canzone RAIXE STORTE. I due autori ed interpreti propongono una serie di brevi canzoni e racconti creando una divertente galoppata tra i fatti più sanguinosi della storia di questa regione. Un antidoto al mito dei bei tempi antichi ("co se copava i peoci co i pichi"), dell'età dell'oro della polenta e tocio che sgorga dalle sorgenti del Po, ma anche a quello dei veneti buoni o solo storpiati dalla miseria e dalla pellagra. Una sana dose di storytelling omeopatico, per conoscere il lato noir del Veneto, dai tagliagole delle paludi dei Celti ai serial killer d'oggi. Da morire dal ridere.
Tina Merlin è un nome ormai noto nella cronaca italiana postbellica, specie per Sulla pelle viva da lei dedicato alla tragedia del Vajont, di cui è stata cronista e storica appassionata. Al Teatro Gioia di CALDOGNO (VI) sabato 18 maggio alle 21 l'attrice Patricia Zanco presenta TINA MERLIN, una voce libera produzione Fatebenesorelle Teatro con il patrocinio di Legambiente e del "Premio Ilaria Alpi e il Teatro d'Impegno Civile". L'artista dà voce e corpo alla storia della giornalista che per prima denunciò i soprusi legati alla diga del Vajont portando alla luce i limiti dei comportamenti del potere economico e la subordinazione ad esso del potere politico, le loro voracità. A 50 anni dal disastro del Vajont dove duemila persone persero la vita. Oggi ci si accorge che nessun insegnamento è stato tratto ne si sono messi in discussione ruoli e metodi nell'agire pubblico per impedire lo sfruttamento del territorio mai considerato come bene comune.

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