Approvata in consiglio regionale la delibera sulle dotazioni sanitarie standard
Domenica 30 Marzo 2014 alle 18:41 | 0 commenti
Federico Martelletto, Usb - Il Consiglio regionale ha in questi giorni approvato la contestata delibera che prevede la nuova dotazione standard del personale infermieristico e operatori socio sanitari negli ospedali regionali. Essa fissa quanto personale in media è necessario in ciascun reparto in base al numero dei posti letto.
Una delibera che non tiene conto del reale carico lavorativo al quale il personale è sottoposto, ma fa unicamente riferimento agli ospedali dove vi è meno personale. Una modalità di taglio del personale molto grave che metterà in discussione a nostra opinione anche i LEA (minimi assistenziali). La giunta Zaia aveva formulato una prima ipotesi di questa delibera nello scorso dicembre; ora dopo tre mesi ha posto delle modifiche che noi pensiamo così trascurabili che la sostanza non si modifica: in particolare è stato deciso di alzare di 5 minuti l’assistenza media per ogni degente data da un infermiere in alcune aree, quali la Medicina interna, la Chirurgia generale e in altre situazioni particolari (reparti distribuiti su due piani e altro). E’ sensibilmente aumentata (10%) la quota percentuale di Operatori socio sanitarti necessaria rispetto alla quota infermieri, in alcune Unità Operative (Medicine, Chirurgie, Ostetricia, Pediatria, Malattie Infettive). E prevista nella delibera definitiva anche una “direzione di Reparto infermieristicaâ€. Questo per dare un “contentino†a chi protestava. (solo Usb e Collegio Ipasvi per la verità ).
Quindi una delibera che in diversi ospedali, determinerà un considerevole taglio di personale. Personale che ribadiamo, già sottoposto, nelle attuali condizioni a situazioni lavorative molto difficili.
Usb in questi mesi aveva contestato la delibera alla audizione in 5° Commissione regionale e con un presidio di protesta regionale (Padova) in occasione di un “seminario†al quale aveva partecipato il Segretario regionale della sanità . Ora, in attuazione dei tagli, sarà nostro preciso impegno ad organizzare i lavoratori che lo vorranno, per impedire che venga, anche con questo atto formale, smantellata la qualità assistenziale della nostra sanità pubblica.
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