Antonio Fogazzaro protagonista di una tornata tra romanzi, film e saggi a Palazzo Chiericati
Mercoledi 25 Maggio 2016 alle 16:17 | 0 commenti
Accademia Olimpica
Sono trascorsi cinque anni dal 2011, quando si svolsero le celebrazioni per il centenario della morte di Antonio Fogazzaro. Da allora, gli studi intorno alla figura e all'opera dell'illustre scrittore vicentino si sono mantenuti intensi e fertili, confermando il ruolo di primo piano che Fogazzaro ebbe, fra Otto e Novecento, nella cultura e nella letteratura europee, in cui si segnalò come voce complessa e per molti aspetti fuori dal coro nel confronto in atto all'epoca tra realismo e idealismo, tra scienza e fede, tra riflessione personale e dogma.
Particolarmente utille come aggiornamento sul progredire di tali studi potrà rivelarsi, quindi, la tornata fogazzariana che l'Accademia Olimpica, per iniziativa della propria Classe di Lettere e arti, dedica allo scrittore mercoledì 25 maggio alle 17 nel salone d’onore di Palazzo Chiericati, a Vicenza.
Raccolti sotto il comune titolo "Dal romanzo ai discorsi e ai film: Fogazzaro tra Otto e Novecento", gli interventi in programma nel pomeriggio, aperti da un indirizzo di saluto del vicepresidente vicario dell'Accademia Cesare Galla, saranno introdotti da Emilio Franzina, presidente della Classe e coordinatore dei lavori.
Con l'accademico Luciano Morbiato, l'attenzione si concentrerà sul viaggio in Germania raccontato da Fogazzaro nel suo «Taccuino bavarese», risalente al 1885, e sui riflessi di quell'esperienza rintracciabili nel romanzo del 1888 «Il mistero del poeta», non tra i più famosi della sua produzione, ma certamente ricco di spunti innovativi.
Con l'accademico Telmo Pievani si analizzeranno invece le riflessioni di Fogazzaro in materia di evoluzione, approfondendo in particolare la sua ricerca di un punto d'equilibrio fra le idee sulla creazione espresse da sant’Agostino e quelle di Charles Darwin. Centrale sarà , a tale proposito, la raccolta di saggi e discorsi del 1899 dal titolo «Ascensioni umane», riedite nel 1976 a cura dello storico della scienza Paolo Rossi.
Infine, con il docente dell'Università di Padova Antonio Costa, un affondo nel cinema, alla scoperta della versione cinematografica di «Malombra», firmata nel 1917 dal regista Carmine Gallone per la Cines, con Lyda Borelli come protagonista: pellicola interessante perché anticipa quelle storiche che Mario Soldati dedicò, a partire dal 1941, ad alcune opere fogazzariane.
Ingresso gratuito.
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