Derby pirotecnico. Il Real si butta via, il Bassano non molla mai
Domenica 27 Ottobre 2013 alle 16:36 | 1 commenti
Ma che derby! Ma che derby! Quante emozioni al Romeo Menti di Vicenza. Real e Soccer Team se le danno di santa ragione ed ad un certo punto sembrava finita per la formazione di Bassano del Grappa. Sotto di due gol al 90', gol di Malagò, Cenetti, Lavagnoli e Strizzolo,  i giallorossi riacciuffano il pari grazie alla rete di Iocolano e al gol di Maistrello proprio allo scadere.Â
Real Vicenza (4-3-3): Tomei; Barzan, Stefani, Mei, Niero; Sandrini, Bacher, Malagò (st 39’ Tricoli), Sandrini; Lavagnoli (st 29’ Caporali), Strizzolo (st 33’ Magrassi), Alessandro.
A disp.: Cavallari, Busatto, Bernardele, Pavic. All.: Vittadello
Bassano Virtus (4-4-2): Rossi; Pelagatti, Zanella (st 22’ Toninelli), Bizzotto, Semenzato; Furlan, Cenetti, Bortoli (st 11’ Proietti), Guccione (st 16’ Iocolano); Berrettoni, Maistrello.
A disp.: Lombardi, Stevanin, Maran, Cortesi. All.: Petrone
ARBITRO: Baldicchi di Città di Castello
RETI: pt 4’ Malagà (R), pt 23’ Cenetti (BV), st 8’ Lavagnoli (R), st 15’ Strizzolo (R), st 45’ Iocolano (BV), st 47’ Maistrello (BV)
NOTE: giornata nuvolosa
SPETTATORI: 1000
AMMONITI: Strizzolo, Lavagnoli, Bacher, Berrettoni, Cenetti
ESPULSI:
ANGOLI: 2 - 0
RECUPERO: pt 0’; st 4’
Vicenza. Se c’è una lezione che è stata imparata seguendo il Bassano di Petrone in giro per Italia è che non bisogna mai dare i giallorossi per morti. Il Soccer Team fa tutto con le sue mani, fa e disfà come Penelope. Prima presta il fianco alla micidiale percussione di Malagò ad inizio partita che determina una partenza con handicap (1 a 0). Poi riacciuffa il risultato, grazie ad una rete di rapina di Cenetti. Conduce la prima frazione con il piglio della grande squadra, ed ottimo controllo del campo, ma poi spreca tutto con un avvio di ripresa da encefalogramma piatto che vale il 3 a 1 biancorosso. Infine la nuova risurrezione grazie alle reti di Iocolano e Maistrello tra il 90’ e il 94’. Un’altalena di emozioni che ha fatto impazzire di gioia la gente bassanese calata in gran numero a Vicenza e depresso i tifosi vicentini che già assaporavano i tre punti.
Cose da matti. Quello del Menti è un Bassano che fa innamorare. Che fa imbestialire. Che fa impazzire di gioia. E che alla fine strappa un punto da delirio. Ma cosa non ha funzionato? L’approccio alla partita sia nel primo che nel secondo tempo è troppo soft, mentalmente non predisposto a lottare con la bava alla bocca per bloccare le iniziative avversarie. Il primo è costato una rete, il secondo due con annesso contraccolpo psicologico. Non è facile cadere e rialzarsi, al cospetto della capolista, in casa sua. Tocca a Mario Petrone capire il motivo di tale deconcentrazione. Deconcentrazione che ha rischiato di vanificare un match importante: «Abbiamo commesso delle ingenuità pazzesche che potevano mandare tutto alle ortiche – dirà alla fine il tecnico giallorosso – non sempre è possibile recuperare due gol nel finale di partita». E il Real? Cinico e cattivo. Quadrato e determinato. Il peggior avversario possibile, nonostante forfait pesantissimi. Ben presto ci si accorge che Vittadello ha preso delle adeguate contromisure alle assenze di Pradolin e Rebecchi, i suoi esterni titolari, e alla presenza di un Berrettoni che galleggia tra le linee. Riposto nel cassetto il 4-4-2, ecco un 4-3-3 che prevede Bacher vertice basso, Sandrini e Malagò mezz’ali con compito di raddoppiare sugli esterni giallorossi e conferire solidità al centrocampo. Prezioso in quest’ottica anche il lavoro di Lavagnoli, sulla carta componente del tridente, in realtà gran esecutore di raddoppi su Guccione e Semenzato.Â
Metamorfosi. Il Real torna in campo assatanato, il Bassano addormentato, per dirla alla Petrone: «con il dito nel naso». E lo paga a caro prezzo. Tra il 7’ e il 15’ Lavagnoli e Strizzolo portano i padroni di casa sul 3 a 1. Il segnale inquietante per gli ospiti arriva subito, Sandrini può battere a rete dopo un disimpegno stralunato della retroguardia giallorossa. Scampato il pericolo ci sarebbe il tempo per riorganizzarsi ma la testa è sconnessa dal corpo. I disimpegni allegri continuano, il Bassano invita il Real a nozze e i biancorossi ne approfittano da grande squadra. L’azione dalla quale nasce il gol di Lavagnoli è da piangere per Petrone, una dormita che si conclude con un cross sul quale l’attaccante di Vittadello si coordina in semirovesciata trovando in Semenzato un’opposizione pari a zero. Il gol di Strizzolo nasce invece da un altro errato posizionamento difensivo, il centravanti si beve Rossi e porta i suoi sul 3 a 1. Petrone in panchina sbianca, Vittadello gongola. I giallorossi rimangono sulle gambe, la testa vuota, l’anima incatenata. E i biancorossi continuano a ripartire con grande pericolosità , sprecando l'impossibile sottoporta.
 Scossa. Petrone effettua i suoi cambi, Proietti per Bortoli poi Iocolano per Guccione e Toninelli per Zanella: tutte mosse azzecatissime. Ma è solo il Real ad andare vicino a siglare un nuovo gol. Il Bassano barcolla ma finalmente si scuote con un tiro di Berrettoni e una discesa di Furlan, atterrato sulla linea bianca e punito incredibilmente con un fallo contro. Ma è la scintilla che innesca la bomba. Il primo ad armare l’ordigno, al 90’, è Semenzato che serve Iocolano nel corridoio giusto. L’azione è favorita dall’assenza di Barzan, momentaneamente fuori dal rettangolo di gioco per un precedente contrasto. L’esterno colpisce con la punta del piede e trova nell’intervento imperfetto di Tomei un gran bel complice. Palla in rete. Ora il Bassano è un toro imbufalito. Proietti conquista fallo ai 30 metri, Berrettoni dal punto di battuta chiama lo schema. Pelagatti si smarca sul secondo palo (che ingenuità Reale ma ci sarebbe pure un calcio di rigore per fallo di Tricoli su Furlan) e fa la sponda per Maistrello. Il giovane centravanti anticipa da bomber consumato Stefani ed infila Tomei. Gocce purissime di estasi, come gode lo spicchio bassanese, e dramma biancorosso dallo storico Menti. Â
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P. S. Certi errori hanno regalato l'estasi di Maistrello ma accidenti andrebbero evitati. Ri-vedere per credere.