Alluvione, i sindaci: sistemare più fossi e meno strade. La Regione: ridurre cementificazione
Lunedi 24 Febbraio 2014 alle 17:24 | 0 commenti
Anciveneto - Anciveneto fa fronte comune con la Regione Veneto in ambito di sicurezza idraulica. L’incontro di stamattina nella sede di Selvazzano Dentro (Pd), tra i vertici dell’Associazione e l’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte, ha registrato la piena comunanza d’intenti, che dovrà trasformarsi in una collaborazione proficua per concretizzare gli interventi.
«Sono tre le linee direttrici su cui ci muoveremo assieme - spiega il presidente dell’Anci regionale Giorgio Dal Negro- La prima è la revisione del patto di stabilità , almeno per quel che riguarda la messa in sicurezza: la sistemazione di fossati, argini e fossi di acqua, che per certi versi è divenuta più importante della manutenzione delle strade e su cui insistiamo da tempo. Quindi la nomina di un commissario con pieni poteri, che non sia continuamente bloccato da carenza di risorse o da veti». Questo ricordando le limitazioni imposte a chi ricoprì questo ruolo nel 2010.
«Infine, una compartecipazione effettiva di tutte le forze in campo: Comuni e uffici regionali devono procedere a braccetto anche con i Consorzi di bonifica».
Pieno accoglimento delle istanze da parte di Conte.
«Non c’è dubbio che si gioca una partita importante a partire dal patto, per certi lavori ci sarebbe bisogno di spendere dai 150 ai 200 milioni -ha detto- Dal bilancio regionale siamo riusciti a liberare complessivamente 250 milioni di euro, vedremo di destinarne una parte cospicua alla sicurezza idraulica».
Nel contempo, tuttavia, Palazzo Balbi ha chiesto l’impegno dei sindaci a ridurre la cementificazione. Mentre, dal versante degli amministratori comunali, il vicepresidente di Anciveneto Pier Antonio Tomasi ha proposto la predisposizione di un piano regionale delle acque.
Ma non finisce qui.
"Chiederemo a breve un faccia a faccia con il nuovo Ministro all’ambiente Gianluca Galletti -continua Dal Negro- Solo così si potrà pensare a soluzioni definitive, senza rincorrere ogni volta il problema a calamità avvenuta».
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