Alcol e giovani, un binomio a rischio
Martedi 30 Aprile 2013 alle 12:26 | 0 commenti
Regione Veneto  - Aprile è stato proclamato a livello nazionale "Mese della prevenzione alcologica", con l'obiettivo di una più diffusa sensibilizzazione sui rischi per la salute provocati dall'alcol, ritenuto fra le principali cause in Europa di mortalità evitabile, disabilità e malattie croniche.
A questo argomento è dedicato l'ultimo numero di "Statistiche flash", la pubblicazione periodica curata dalla Direzione Sistema Statistico della Regione e consultabile sul sito web www.regione.veneto.it alla voce "Statistica", che focalizza l'attenzione soprattutto sul fenomeno del bere giovanile. I dati evidenziano la tendenza a un aumento del consumo occasionale di alcol, che riguarda oltre il 55% della popolazione tra i 14 e 34 anni, mentre il consumo giornaliero rappresenta, per la stessa fascia di età , un comportamento ampiamente meno diffuso (13,7%), rispetto al 29,3% della popolazione generale.
Tra i ragazzi italiani di 15-16 anni, 63 su 100 dichiarano di aver consumato alcol nell'ultimo mese, quota che desta preoccupazione, nonostante in Italia sia più contenuta che in altri Paesi, del Nord o dell'Est Europa. Elevato anche il dato del Veneto: il 34% dei maschi 15enni dichiara addirittura un consumo di alcol settimanale, il 7% perfino giornaliero. Se si guarda al fine settimana, la percentuale sale al 49%, simile al dato delle ragazze. Molti giovani associano il consumo di alcol al divertimento e all'occasione per dimenticare i problemi; rispetto ai coetanei europei, però sono più consapevoli di alcune conseguenze negative del bere, specialmente per i danni alla salute, non solo dopo un'ubriacatura, e per i comportamenti a rischio attuabili di cui si potrebbero pentire.
Tra le bevande alcoliche preferite dai giovani c'è sicuramente lo spritz, quasi d'obbligo per l'ora dell'aperitivo. Si è diffuso molto anche tra i giovanissimi, non solo per il prezzo contenuto ma anche come una moda che fa sentire grandi. Un quindicenne su 4 in Veneto ne fa un uso regolare, con una differenza tra maschi e femmine trascurabile. L'aumento di consumo si ha soprattutto tra i 13 e i 15enni, età del passaggio dalle scuole medie alle superiori.
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