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Al Comunale di Vicenza "I giocatori" di Pau Mirò

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 23 Febbraio 2016 alle 15:11 | 0 commenti

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Teatro Comunale di Vicenza
Cala il sipario sui Luoghi del Contemporaneo-Prosa con il quinto appuntamento della rassegna in programma sabato 27 febbraio alle 20.45 al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza; il finale di partita sarà con “I giocatori” del catalano Pau Mirò, regia (e traduzione) di Enrico Ianniello, interpreti Renato Carpentieri, Tony Laudadio, Enrico Ianniello, Giovanni Ludeno, attori cresciuti alla scuola di Toni Servillo, volti conosciuti al grande pubblico perché spesso interpreti nei film di Nanni Moretti.

Prima dello spettacolo l’attore e scrittore Tony Laudadio incontrerà il pubblico, sabato 27 febbraio alle 19.00 nel Foyer del Teatro, intervistato da Antonio Stefani giornalista e critico teatrale de “Il Giornale di Vicenza”, per presentare la sua ultima fatica letteraria, il libro “L’uomo che non riusciva a morire”, uscito nell’ottobre scorso, pubblicato da NN editore. Tony Laudadio formatosi alla Bottega di Gassman, è attore di teatro e di cinema (Risi, Moretti, Sorrentino) ed è autore di testi teatrali e di opere letterarie. I suoi romanzi, “Esco” (2012) e “Come un chiodo nel muro” (2013) sono editi da Bompiani.
“I giocatori” lo spettacolo teatrale di cui Laudadio è tra i protagonisti, è una produzione Teatri Uniti (il laboratorio permanente per la produzione e lo studio dell’arte scenica contemporanea, fondato a Napoli nel 1987 da Mario Martone, Toni Servillo e da Antonio Neiwiller) realizzata in collaborazione con Teatro Casertano e Institut Ramon Llul;, è la messa in scena di un testo sempre in bilico tra commedia e tragedia, grazie all’interpretazione strepitosa dei quattro interpreti. Sul palcoscenico si assiste ad una riunione simbolica tra Napoli e Barcellona, grazie ad Enrico Ianniello che cura il primo allestimento in Italia di “Jùcature” (Giocatori) di Pau Mirò, vincitore del Premio Butaca 2012 come migliore testo in lingua catalana (riconoscimento assegnato dal governo della Catalogna agli autori teatrali che contribuiscono a valorizzare la cultura della comunità autonoma). Lo spettacolo teatrale è stato messo in scena a Barcellona con la regia dello stesso Mirò, ed è in Italia da un paio di stagioni, ottenendo ovunque un consenso unanime per la forza drammaturgica del testo e per il suo indiscutibile spessore umano.
“I giocatori” ha ricevuto il Premio Ubu 2013 “miglior testo straniero”.
Lo spettacolo porta in scena quattro uomini che condividono tragicomiche frustrazioni e fallimenti, giocando a carte, in attesa di un ultimo estremo guizzo vitale. Dalle loro conversazioni emergono squarci di vita e la loro voglia di rivalsa, poiché il fatto di essere un gruppo dà loro forza, tanto da progettare un riscatto che possa essere la partita decisiva della loro vita, come accade nell’inaspettato finale.
In un vecchio appartamento, intorno a un tavolo, sotto una lampada, un barbiere, un becchino, un attore e un professore di matematica, giocano a carte. I soldi sono spariti da tempo, come qualsiasi possibilità di successo personale. L’appartamento è un rifugio dove tutti i fallimenti sono accettati, permessi. Il fallimento è la regola, non l’eccezione. Ma proprio sul punto di toccare il fondo, i quattro decidono di rischiare il tutto per tutto, rouge et noir, e allora il gioco si fa pericoloso. Anche in questa occasione, come nella fortunatissima esperienza di “Chiòve”, (riadattamento napoletano della messinscena catalana “Plou a Barcelona” trapiantata da Barcellona ai Quartieri Spagnoli di Napoli, per la regia di Francesco Saponaro, sempre con la traduzione di Enrico Iannello), “Jùcature” è ambientato a Napoli  “anche se questa volta -  sottolinea il regista - si tratta di un'ambientazione esclusivamente linguistica, senza riferimenti geografici precisi, un’assenza di collocazione che mi pare una cifra fondamentale dei quattro personaggi raccontati da Mirò: uomini di "mezz'età”, (quindi senza un’età che li descriva), senza nome (sono definiti dalla loro professione), senza lavoro e senza un vero amore che li faccia bruciare di passione. Maschere grottesche che si incontrano, in tempo di crisi, per mettere in gioco l'unico capitale che hanno a disposizione: la loro solitudine, la loro ironia, la loro incapacità di capire”.
Squallore, fallimento amarezza sono i temi del lavoro, ma con “I giocatori”, un concentrato perfetto di poesia e ironia, con dialoghi straordinari che sottolineano le infinite sfumature del testo, si ride per quasi tutti gli ottanta minuti della messinscena. Uno spettacolo davvero da non perdere.
La Stagione artistica del Teatro è promossa e sostenuta dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con Arteven, responsabile della direzione artistica, con l’importante sostegno di Fiamm, Gruppo Mastrotto, Develon, Aim Energy e Colorcom, come partner; Inglesina, BMW Autogemelli, AFV Gruppo Beltrame, AC Hotel Vicenza, Burgo Group, Confartigianato Vicenza, Ares Line, ConGusto Vicenza, Telemar, Cantine Vitevis, Lions Club Vicenza Palladio, come sponsor; Il Giornale di Vicenza come media partner.
I biglietti per gli spettacoli dei Luoghi del Contemporaneo-Prosa sono in vendita alla biglietteria del Teatro Comunale (viale Mazzini 39, Vicenza - tel. 0444.324442 [email protected]) aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15 e un’ora prima degli spettacoli senza diritto di prevendita; si possono acquistare anche online sul sito del Teatro Comunale www.tcvi.it e in tutti gli sportelli della Banca Popolare di Vicenza. Costano 22 euro l’intero e 17 euro il ridotto over 65 e il ridotto under 30.


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