Affaire Ablyazov, Corsera: la BpVi vittima del raggiro kazako
Martedi 23 Luglio 2013 alle 20:37 | 0 commenti
Ci sarebbe anche la BpVi tra le vittime dell'intrigo finanziario internazionale che vedrebbe coinvolto il banchiere «dissidente» kazako Mukhtar Ablyazov. Lo rivela il Corsera di oggi con un lungo e dettagliato servizio di Fiorenza Sarzanini. Il servizio, ricco di riferimenti, spunti d'inchiesta e diramazioni transnazionali, è stato pubblicato stamani anche con grande evidenza sul portale del quotidiano di via Solferino.
Le vicende della famiglia Ablyazov per di più da giorni hanno scatenato una bufera politica giacché le autorità italiane, in spregio alle leggi, sostengono con vigore le opposizioni, avrebbero consentito alla polizia italiana il fermo e il ritorno in Kazakistan di alcuni familiari dello stesso Ablyazov i quali temono rischi per la propria incolumità giacché il magnate sarebbe da tempo ai ferri corti con l'establishment del suo Paese, i cui vertici, sempre stando alle denunce di una parte dell'opposizione parlamentare italiana avrebbero in corso affari opachi con il gotha del Pdl. A finire nella burrasca politica è stato in primis il ministro degli Interni Angelino Alfano, sempre del Pdl (in foto).
Ma oltre alle durissime frizioni fra la famiglia Ablyazov e i vertici politici della nazione asiatica in queste ore viene alla luce un presunto raggiro del tycoon a danno di vari soggetti finanziari di primaria importanza, tra i quali «Unicredito italiano, Banca Monte dei Paschi di Siena, Mediobanca, Banca agricola mantovana, Banca nazionale del lavoro, Banca Antonveneta, Banca Ubae»; ed appunto «la Banca Popolare di Vicenza». Questi istituti di credito avrebbero così in guisa di garanzia ottenuto il sequestro di parte del patrimonio del «dissidente» kazako nell'ambito di una truffa internazionale da 10 miliardi di euro.
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