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Nella tana di un leone ferito per riprendere da dove si è lasciato. Il Bassano che si rituffa nel campionato dopo la sosta natalizia, da capolista in carica, ha in testa il chiodo fisso di rimanere in vetta il più a lungo possibile. La scalata al girone di ritorno inizia domenica da Rimini contro i biancorossi avvelenati per la sconfitta-beffa subita, con torto arbitrale annesso, a favore del Real Vicenza.

La cosa più bella che traspare dall’ambiente giallorosso è una grossa consapevolezza in quanto realizzato fino a questo momento. Non è un caso se i giallorossi  hanno chiuso in vetta il girone d’andata e la sorpresa rispetto alle premesse estive si spiega con la crescita esponenziale di ragazzi che fino allo scorso luglio non avevano ancora espresso tutte le qualità che hanno fatto intravedere in precedenza. Basti pensare a Furlan che nella scorsa stagione raramente è risultato decisivo nonostante mezzi da giocatore veramente importante per la categoria e quest’anno sta smazzando giocate vincenti con una continuità impressionante. O a Iocolano, desaparecido per tantissimo tempo, ed ora esploso in maniera folgorante. Molto del merito va ascritto a Mario Petrone, al suo lavoro, alle motivazioni che hanno spinto tutti i singoli a crescere esponenzialmente, alla capacità di spingere un gruppo giovane a cementarsi in maniera spettacolare. Inoltre il tecnico ha trovato in Berrettoni un leader, dentro e fuori dal campo, senza’altro determinante. Tutto ciò per dire che siamo di fronte si ad un miracolo sportivo ma che non si tratta di un miracolo effimero, di un miracolo frutto del caso, di una bolla di sapone destinata a scoppiare. Tutto può essere ma i valori espressi in 17 partite, il famigerato «verdetto del campo», è incontestabile. Inoltre una mano potrà presto arrivare dal mercato, più che altro per puntellare quei ruoli che più di altri potrebbero patire da un unto di vista numerico in vista di squalifiche o possibili infortuni che potrebbero palesarsi più ci si avvicinerà al termine di un campionato tiratissimo. 

La sorpresa. Una delle facce «belle» dell’attuale Bassano è Enrico Zanella. Il centrale cresciuto nel vivaio giallorosso è stato ufficialmente nominato da Petrone come la piacevole sorpresa della sua gestione. Il tecnico l’ha candidamente ammesso argomentando di non averlo mai visto giocare in precedenza e che quindi non credeva di trovarsi un giocatore così bravo: «Mi fanno molto piacere le parole del mister – ride il difensore –  voglio continuare a lavorare come e più di come sto facendo per ripagare la sua fiducia».  Enrico «Big Zanella», com’è stato affettuosamente soprannominato, ha sempre dimostrato di essere sveglio anche fuori dal campo: «Il girone sarà  sicuramente molto più difficile dell’andata, lo sappiamo tutti perfettamente. Però sappiamo anche di essere una grande squadra, siamo primi e vogliamo chiudere la stagione più in alto possibile. Non dobbiamo temere nessuno per quanto abbiamo saputo raccogliere finora e perché nessun avversario ci ha messo realmente in difficoltà». Tra i vari margini di miglioramento della squadra c’è anche la capacità di avvicinare le eccellenti performance casalinghe anche lontano dal Mercante: «Fermo restando che firmerei per fare gli stessi punti del girone d’andata, si sarebbe senz’altro importante crescere nel rendimento in trasferta. A cominciare da Rimini». Nei grandi palcoscenici e contro avversari di grido il Soccer Team ha sempre fatto piuttosto bene. Indimenticabile il proclamo dello stesso Zanella alla vigilia del match con l’Alessandria: «Faremo una grande partita, gare come queste ci esaltano» - spiegò senza mezzi termini il centrale di Schio. Beh il Neri di Rimini sarebbe un altro palcoscenico ideale dove ben figurare: «Mi aspetto un Bassano che entri in campo con grande personalità, capace di tenere i ritmi molto alti e in grado di non farsi influenzare dal contesto».

Biancorossi avvelenati.  A Rimini sono in corso diversi cambiamenti. A pesare nel crollo di risultati (una vittoria, un pareggio e ben quattro sconfitte nelle ultime sei gare) che ha spinto i romagnoli dalle prime posizioni fino alla deadline (letteralmente linea della morte) rappresentata dall’ottava posizione sono stati gli infortuni al regista Brighi e alla stellina Nicastro (quello del colpo di tacco e gol ad incrociare alla prima di campionato al Mercante). Inoltre il mercato ha privato mister Osio del centravanti Morga (richiesto da D’Angelo ad Alessandria dove ricomporrà l’ex coppia d’attacco riminese con Taddei) che verrà sostituito nell’immediato da Radoi, punta di scorta in forza al Santarcangelo. Da tenere sott’occhio ci sono prima di tutto l’attaccante Fall e del terzino sinistro Sereni: «Troveremo un ambiente abbastanza ostile però conosciamo i loro punti deboli pertanto cercheremo di lavorare su quelli. Fall ci ha messo in difficoltà ma siamo preparati».

Mercato. Per rinforzare il pacchetto arretrato, che al momento vede tre giocatori per due ruoli per il ruolo  di centrale (Pelagatti, Zanella e Bizzotto, con quest’ultimo fuori  per infortunio) Seeber è al lavoro. Il dg ha individuato in Edoardo Scrosta, 21anne in forza alla Virtus Lanciano l’elemento più interessante. Ma non sono da escludere sorprese. Interessano anche un centrocampista e, se vi sarà l’occasione, una punta.

Trasferta organizzata. Dopo lo splendido ritrovo tra la squadra e tifoseria che ha rinsaldato rapporti e generato entusiasmo, la tifoseria stessa ha organizzato un pullman gratuito per seguire il Bassano nella trasferta di Rimini. Al Neri ci sarà dunque una bella cornice di pubblico anche di fede giallorossa.

La probabile formazione. Mario Petrone sembra avere pochi dubbi nel confermare l’undici che ha superato splendidamente il Santarcangelo. Quindi Rossi in porta; Toninelli, Zanella, Pelagatti, Semenzato in difesa; Furlan, Cenetti, Proietti, Iocolano a centrocampo; Berrettoni in appoggio a Pietribiasi.