30 agosto 2014 e il vice sindaco aspirante sindaco Jacopo Bulgarini d'Elci
Domenica 18 Giugno 2017 alle 10:49 | 1 commenti
Non sfuggirà a nessuno che è già in corso la campagna elettorale per le amministrative del Comune di Vicenza. Chi ha tempo non perda tempo, recitava un proverbio antico e così vari possibili candidati esibiscono le loro grazie e con temerario coraggio cercano di ingraziarsi il favore degli elettori. Chi con i parchi, chi con le case per padri separati dove allignano erbacce, chi diffondendo la sua giovane possibilità e chi non avendo lavoro cerca di avere almeno le prebende di un assessorato . Tra tutti spicca però chi non essendo mai stato eletto vorrebbe correre il rischio di presentarsi agli elettori stessi. E' il vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci, nominato dall'attuale sindaco.
Questa volta dovrà accontentarsi solo di due supporter Annamaria Cordova e Umberto Nicolai, e il dichiarato intento di surclassare i partiti, in particolare quello Democratico, così fedele ad Achille Variati da essere come il servo della favola di Fedro Cesare Tiberio. Eccolo quindi esibire: "il desiderio di offrire alla comunità il proprio tempo, la propria intelligenza, le proprie competenze". Uno spot che cerca di colpire, insomma "pubblicità ", tanto che si vuole "portare i 10 anni di amministrazione Variati nel futuro, costruendo un progetto di città che risponda alle tante e nuove sfide del nostro tempo": un'indicazione da vero conservatore... della poltrona.
Se vi fu laboratorio politico nell'amministrazione Variati ciò è perlomeno dubbio: quali idee politiche, quale strategia di amministrazione? Per promuovere un prodotto vi sono almeno due condizioni. La prima che sia buono, la seconda che illuda. L'amministrazione Variati appartiene al secondo tipo di prodotto, tante parole in circolo e pochissimi "fatti", nemmeno il cosiddetto Parco della pace che è tantissimo servito alle elezioni della Giunta Variati per 10 anni vede realizzazione, per il quale magari in fretta e furia si farà come al solito qualcosa, inaugurandolo come per la Casa dei padri separati senza elementi per la vera fruizione, nemmeno la panchina per i sindaci in pensione.
Ciò che ancor più stupisce è che si tenta di avallare la capacità amministrativa addirittura in ambito Unesco. Non sappiamo se gli ispettori visitino in incognito la città o solo con l'ufficialità , ma è opportuno informare loro e soprattutto i cittadini vicentini che almeno dal 30 agosto 2014 non si pulisce la marmorea ringhiera di una delle scale di accesso della Basilica Palladiana, dove campeggiano anche centinaia di altre scritte oltre quella con la data "notarile" dell'incuria. Se quasi tre anni non sono bastati per "pulire", "picciol cosa", come volete che si amministri nei prossimi anni globalmente una città con problemi più importanti?
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