Quotidiano | Rassegna stampa |
Categorie: Storia, Fatti
di Marco Carminati, da Il Sole 24 Ore«I francesi non sono tutti ladri. Ma Buonaparte sì». Così si mormorava in Italia alla fine del Settecento. La rivoluzione francese e le campagne militari intraprese da Napoleone in Europa e in Africa attivarono uno dei più colossali movimenti di opere d'arte che la storia ricordi. Un trasloco vorticoso e continuo, che durò dal 1792 al 1815 e che vide coinvolti i Paesi Bassi, l'Egitto, la Prussia, la Spagna, l'Austria e soprattutto l'Italia, nazione saccheggiata a più riprese. Poi, attorno al 1815-1816, si assistette ai viaggi inversi, ovvero all'epopea dei "ricuperi" da parte delle nazioni depredate da Napoleone che pretesero e ottennero (ma solo in parte) il rientro in patria dei capolavori.
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Categorie: Lavoro, Storia
La Cgil Vicenza annuncia che mercoledì 25 gennaio 2017, alle ore 15,30 nella sala del palazzo delle opere sociali in
Piazza Duomo a Vicenza
Spi Cgil -
FNP Cisl -
Uilp Uil, come comunicato in una nota, che ci sarà la celebrazione
del “
Giorno della Memoria†incontrando
Oleg Mandic, sopravvissuto al campo di sterminio nazista di Auschwitz e protagonista del libro “
L’ultimo bambino di Auschwitzâ€. L’incontro, ad ingresso libero, patrocinato dalla Provincia di Vicenza, vedrà l’intervento anche di due musicisti
Alessandro Dalla Vecchia e
Silvia De Boni che accompagneranno il ricordo. Spi, Fnp, Uilp di Vicenza rappresentano tanti pensionati e pensionate del Vicentino. Tra loro i più giovani hanno poco più di 60 anni, il 30% ha più di 80 anni.
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Categorie: Storia
Il 23 gennaio 1933 veniva fondato, su progetto di
Alberto Beneduce, l
'Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI). Fortemente voluto dal governo fascista, l'
IRI nacque in un periodo storico gravato dalla deflazione, innescata dalla rivalutazione della Lira iniziata nel 1927, e dall'onda lunga della crisi di Wall Street del 1929. A monte pesava l'economia di guerra, controllata dallo Stato, che per oltre quattro anni aveva spinto sulla produzione bellica impiegando molta manodopera. La caduta produttiva seguita alla fine del conflitto, soprattutto nei settori della meccanica e della siderurgia, aveva trascinato in basso anche molti istituti di credito che avevano sostenuto le imprese, con finanziamenti e partecipazioni, talvolta così ingenti da portare queste ultime sotto il controllo dei banchieri.
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Categorie: Storia
Il Comune di Vicenza rende noto che il 74° anniversario della tragica battaglia che si combatté nel 1943 a
Nikolajewka sarà celebrato dal Comune di Vicenza domenica 22 gennaio con il
gruppo alpini “Tosato†Borgo Casale. Durante la cerimonia saranno commemorati i militari caduti e dispersi che, il 26 gennaio del 1943, sacrificarono la loro giovane vita nei combattimenti contro l’
Armata Rossa nella “sacca†di Nikolajewka, durante il ripiegamento nel fronte orientale, contribuendo allo sfondamento dell'accerchiamento russo e consentendo alle truppe italiane superstiti il ritorno a casa.
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Categorie: Politica, Storia, Fatti, Cultura
Ospitiamo il quinto articolo de La Voce del Sileno, rivista on line che "intende coinvolgere tutti coloro che hanno a cuore la ricerca filosofica, culturale e in modo indipendente la propongono per un aperto e sereno confronto".
Il Veneto e il 1866. A un secolo e mezzo dall'unione col Regno d'Italia, una storia ancora da approfondire, di
Nicolò Dal Grande - Vicenza
L'anno 2016, volgente ormai al proprio crepuscolo, è coinciso con una serie di numerose ricorrenze di avvenimenti storici; dalla "Rivolta di Pasqua" irlandese del 1916 a quella ungherese del 1956, passando per la morte dell'imperatore Francesco Giuseppe d'Asburgo all'ascesa del Beato Carlo I, ultimo imperatore d'Austria-Ungheria, sino a rammentare la caduta dell'impero Romano d'Occidente e la poco citata Rivoluzione Filippina che portò all'indipendenza dell'arcipelago (1896).
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Categorie: Storia
Volevo scrivere un articolo sulla crisi della politica attuale italiana, sulla incomprensibile schizofrenia moralistica dell’
antipolitica che guadagna voti, conquista il potere e poi si rivela collusa con gli stessi affaristi e faccendieri che avevano prestato il fianco alle vecchie amministrazioni, con il risultato di trascinare capra e cavoli nella melma giudiziaria, dalla quale certamente non ci si salva con facilità . Volevo scrivere un articolo sulla crisi della politica attuale italiana e criticare la cattiva abitudine di alcuni ministri di parlare troppo e a vanvera oppure di politici, quelli che si riciclano in continuazione, che in campagna elettorale promettono al popolo il cielo e poi una volta al governo sostengono le banche e gli industriali, ma poi, come al solito, mi vengono in mente vecchie letture, letture di quando gli ideali, le bandiere e i simboli politici venivano manifestati con fierezza e non bisognava vergognarsi di essere di parte.
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Categorie: Libri, Storia, Fatti, editoria
La guerra piace a chi non la conosce, affermava già il grande poeta Pindaro, e l'espressione divenne proverbiale; nel Cinquecento Erasmo da Rotterdam la riprese e la commentò nei suoi celebri Adagia. Dalla riflessione erasmiana, ben attenta al problema della pace, tanto che ad essa dedicò sia il primo scritto sia l'ultimo, emerge l'altra grande considerazione: chi conosce la guerra la teme. La paura della più tragica delle attività umane che comporta lutti e distruzioni perché con essa, diceva papa Pio XII:" Tutto è perduto", dovrebbe accompagnare l'uomo in qualsiasi luogo egli si trovi. Promuovere la pace, considerando il male della guerra, è la preoccupazione prima della nuova pubblicazione
1915-1918 La Grande Guerra della povera gente che
Galliano Rosset ci propone per i tipi dell'
Editrice Veneta e la cura di
Nico Veladiano, con Interventi di
Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale Veneto e
Francesco Pretto, presidente del Consorzio Pro loco Astico Brenta. Il libro è stato presentato a Monticello Conte Otto e sarà riproposto martedì 20 dicembre in Sala Stucchi a Villa Tacchi (Viale della Pace, 89)
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Categorie: Storia, Fatti
Il 12 dicembre 1944
Antonio Giuriolo moriva in combattimento sull’Appennino tosco-emiliano, nei dintorni di Lizzano in Belvedere. Aveva 32 anni, comandava la brigata partigiana Matteotti di Montagna, impiegata in linea affianco degli Alleati contro i nazifascisti. Il suo corpo rimase insepolto e coperto dalla neve fino a primavera, quando la guerra finì e i resti mortali furono traslati nel Vicentino dopo essere stati amorevolmente composti dai suoi partigiani. Figura di primo piano dell’antifascismo italiano, Giuriolo a Vicenza è ricordato con l’intitolazione di un viale, di una scuola ed una targa affissa sopra l’ingresso della
Biblioteca civica Bertoliana. La vicenda della lapide, nella ricostruzione fatta da
Luigi Meneghello nel libro Fiori italiani, offre un interessante spaccato della mentalità vicentina.
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Categorie: Storia, Fatti
Se ne è andato per sempre
Renzo Ghiotto, partigiano col nome di battaglia Tempesta, uno dei piccoli maestri narrati da
Luigi Meneghello. Era nato a Montecchio Maggiore nel 1924, un anno dopo il fratello Renato, giornalista che diresse il Giornale di Vicenza all’indomani della Liberazione, e con il quale avrebbe condiviso un periodo da emigrante in Argentina, dopo la guerra. Tempesta fece parte del gruppo di vicentini che andarono in montagna con
Antonio Giuriolo, il capitano Toni, combattendo armi in pugno i nazifascisti. Incontrai Renzo Ghiotto nel 2012 quando il Comune di Vicenza, dietro impulso di
ISTREVI, l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Vicenza, decise di omaggiare gli ultimi piccoli maestri di una targa ricordo.
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Categorie: Storia
Comune di ThieneGli appassionati di storia in generale, chi ha vestito la divisa dell’Aeronautica Militare in particolare
ed ancor più chi l’ha indossata da “missilistaâ€, troveranno di sicuro interesse un libro uscito a metà maggio. Si intitola “Cieli fiammeggianti†ed il sottotitolo ne sintetizza il contenuto: Dalla Guerra fredda a Base Tuono – L’eco del “Blazing Skies†e gli Hercules nucleari. Il percorso storico è esplicito mentre l’ampia trattazione del sistema difensivo missilistico allestito in Italia in ambito NATO è riassunto dal “Blazing Skies†(Cieli fiammeggianti), l’ordine che veniva impartito nelle dodici basi Nike per verificare la capacità di preparare i missili al lancio nei tempi di prontezza assegnati.
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