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"Bisogna essere sinceri, la mia prima caratteristica è la chiarezza". Queste le prime dichiarazioni da presidente di Tiziano Cunico. Il nuovo numero uno del Vicenza va a colmare un vuoto che per oltre due mesi s'è fatto sentire: "Non è un momento facile, un mese fa era ancora più difficile. Fortunatamente Paolo Cristallini è riuscito a correggere un po' la situazione portando ventata di speranza.

Per il Vicenza è derby: sentito. Per Dal Canto è pure di più, avendo trascorso quasi due anni tra gioie e dolori sulla panchina del Padova. L'allenatore biancorosso, però, prova a trasformarla in una partita normale: "Importante, certo - spiega in apertura di conferenza stampa - ma né più né meno di quelle finora disputate e di quelle che poi ci attendono". Come dire: inutile star lì a caricare di enormi significati la sua partita.

L'apparenza non conta. Vuole praticità Alessandro Dal Canto. Quella praticità che ha rigenerato un Vicenza allo sbando, la stessa a cui ricorre in conferenza stampa per presentare la partita di domani sera contro il Bari: "Di essere belli non mi interessa. Voglio ordine, compattezza, grande senso del sacrificio". In soldoni, vuole la stessa squadra che s'è tutelata vincendo a Verona e Brescia e che con un solo quarto d'ora discreto ha ribaltato la partita di Grosseto.