Archivio per tag: La Locomotiva
	
	
			
							
					Categorie: Fatti				
			
			
			
							
				 Ultimo appuntamento in concorso, sabato 18 marzo alle 21, al San Marco di Vicenza, per il 29° Festival nazionale "Maschera d'Oro", promosso da F.i.t.a. Veneto in collaborazione con Regione del Veneto, Comune, Il Giornale di Vicenza e Confartigianato provinciale. Settima finalista della kermesse è la compagnia Il Satiro di Treviso, attiva dal 1978, che propone Gigi Mardegan ne "La locomotiva", nuovo lavoro nato dal fruttuoso sodalizio tra il noto attore veneto e Roberto Cuppone, che dell'allestimento firma testo e regia. Monologo a più voci, "La locomotiva" dà vita ad una galleria di personaggi i quali, nella visione di Cuppone, hanno in comune il fatto di trovarsi lungo il percorso del convoglio ferroviario che, nel 1921, trasportò a Roma la salma del "milite ignoto", corpo di un soldato senza nome destinato a rappresentare tutti i caduti e i dispersi in guerra. A questi personaggi dà voce Gigi Mardegan, chiamato a vestire i panni del macchinista della locomotiva, di una donna in nero, di un anarchico, di un poeta cieco e di un prete.
				
			
			
			Ultimo appuntamento in concorso, sabato 18 marzo alle 21, al San Marco di Vicenza, per il 29° Festival nazionale "Maschera d'Oro", promosso da F.i.t.a. Veneto in collaborazione con Regione del Veneto, Comune, Il Giornale di Vicenza e Confartigianato provinciale. Settima finalista della kermesse è la compagnia Il Satiro di Treviso, attiva dal 1978, che propone Gigi Mardegan ne "La locomotiva", nuovo lavoro nato dal fruttuoso sodalizio tra il noto attore veneto e Roberto Cuppone, che dell'allestimento firma testo e regia. Monologo a più voci, "La locomotiva" dà vita ad una galleria di personaggi i quali, nella visione di Cuppone, hanno in comune il fatto di trovarsi lungo il percorso del convoglio ferroviario che, nel 1921, trasportò a Roma la salma del "milite ignoto", corpo di un soldato senza nome destinato a rappresentare tutti i caduti e i dispersi in guerra. A questi personaggi dà voce Gigi Mardegan, chiamato a vestire i panni del macchinista della locomotiva, di una donna in nero, di un anarchico, di un poeta cieco e di un prete.
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XXIX "Maschera d'oro": al Festival Nazionale sabato 18 marzo al San Marco di Vicenza Gigi Mardegan de Il Sitiro ne "La locomotiva"
Lunedi 13 Marzo 2017 alle 10:21 Ultimo appuntamento in concorso, sabato 18 marzo alle 21, al San Marco di Vicenza, per il 29° Festival nazionale "Maschera d'Oro", promosso da F.i.t.a. Veneto in collaborazione con Regione del Veneto, Comune, Il Giornale di Vicenza e Confartigianato provinciale. Settima finalista della kermesse è la compagnia Il Satiro di Treviso, attiva dal 1978, che propone Gigi Mardegan ne "La locomotiva", nuovo lavoro nato dal fruttuoso sodalizio tra il noto attore veneto e Roberto Cuppone, che dell'allestimento firma testo e regia. Monologo a più voci, "La locomotiva" dà vita ad una galleria di personaggi i quali, nella visione di Cuppone, hanno in comune il fatto di trovarsi lungo il percorso del convoglio ferroviario che, nel 1921, trasportò a Roma la salma del "milite ignoto", corpo di un soldato senza nome destinato a rappresentare tutti i caduti e i dispersi in guerra. A questi personaggi dà voce Gigi Mardegan, chiamato a vestire i panni del macchinista della locomotiva, di una donna in nero, di un anarchico, di un poeta cieco e di un prete.
				
			
			
			Ultimo appuntamento in concorso, sabato 18 marzo alle 21, al San Marco di Vicenza, per il 29° Festival nazionale "Maschera d'Oro", promosso da F.i.t.a. Veneto in collaborazione con Regione del Veneto, Comune, Il Giornale di Vicenza e Confartigianato provinciale. Settima finalista della kermesse è la compagnia Il Satiro di Treviso, attiva dal 1978, che propone Gigi Mardegan ne "La locomotiva", nuovo lavoro nato dal fruttuoso sodalizio tra il noto attore veneto e Roberto Cuppone, che dell'allestimento firma testo e regia. Monologo a più voci, "La locomotiva" dà vita ad una galleria di personaggi i quali, nella visione di Cuppone, hanno in comune il fatto di trovarsi lungo il percorso del convoglio ferroviario che, nel 1921, trasportò a Roma la salma del "milite ignoto", corpo di un soldato senza nome destinato a rappresentare tutti i caduti e i dispersi in guerra. A questi personaggi dà voce Gigi Mardegan, chiamato a vestire i panni del macchinista della locomotiva, di una donna in nero, di un anarchico, di un poeta cieco e di un prete.Continua a leggere
 
  
			
 
		
		
	 
				     
				     
				     
				    