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Zanoni a Caldogno alla festa per i diritti degli animali e attacca su blitz "salva altane"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 20 Settembre 2013 alle 17:01 | 0 commenti

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On. Andrea Zanoni, Alde - Sabato 21 settembre, alle 20 presso il Centro Moss di via Torino 21 a Caldogno (VI), l’europarlamentare Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo, parteciperà alla serata organizzata dalla LAV di Vicenza “Insieme sotto le stelle: una grande festa per i diritti degli animali”.

Oltre a Zanoni, parteciperanno la Dottoressa Luciana Baroni, Medico nutrizionista e Presidente della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, la Dottoressa Maria Concetta Di Giacomo, Medico di famiglia e referente ISDE per l’Ordine dei Medici di Padova, il Dottore Riccardo Trespidi, Medico di medicina generale di Verona e vegano da 15 anni, Massimo Vitturi Responsabile LAV Settore caccia e membro del Consiglio Direttivo Nazionale.

«Si tratta di un evento benefico il cui ricavato sarà devoluto al sostegno di progetti a favore degli animali. Non potevo certo mancare in un’occasione di festa che vuole ricordare ancora una volta che ci sono tante battaglie da combattere per tutelare gli animali. Ancor prima di iniziare a lavorare in Europa, come semplice attivista e come Presidente della LAC del Veneto, mi sono posto tra gli obiettivi della mia vita quello di cercare di dar voce a chi non ce l’ha: dai cani ai gatti, dai cavalli alle api, dagli animali sfruttati negli allevamenti intensivi a quelli selvatici oggetto di caccia e bracconaggio. Come europarlamentare devo cercare di concretizzare gli intenti dell’articolo 13 del trattato di Lisbona, che definisce gli animali “esseri senzienti” portando le questioni che li riguardano all’attenzione dell’Europa attraverso proposte e interrogazioni. È necessario arrivare al miglioramento dell’attuale strategia europea con l’introduzione di regole obbligatorie sulla tutela di ogni forma di vita animale in tutti i 28 Paesi membri e ho lavorato anche per questo. Ringrazio tutte le associazioni e i volontari animalisti per tutto quello che ogni giorno fanno per gli animali in silenzio e spesso senza riconoscimenti».

 

Martedì 17 settembre 2013, con 28 voti favorevoli (PdL, LN e FP) 14 astenuti (Pd, IdV e UdC), e un contrario (FSV), il Consiglio regionale ha approvato la proroga fino al 10 febbraio 2014 del Piano Faunistico Venatorio regionale 2007/2012 approvato con legge regionale nel 2007. Con un colpo di mano è stato messo ai voti anche l’emendamento “salva altane” presentato dall’Assessore alla caccia, Daniele Stival.

È stata, dunque, approvata, la proposta di legge 376 che modifica la Legge regionale numero 50 del 1993 sulla protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio. L’emendamento prevede, in primis, che per gli appostamenti di caccia rimossi a fine giornata non ci sia bisogno di alcuna comunicazione.

Per le strutture che saranno rimosse in tre mesi basta una semplice comunicazione in Comune e, qualora le strutture ricadano nelle aree di tutela previste dalla legge del 2004, è richiesta solo l’autorizzazione paesaggistica semplificata. Infine, se la struttura viene lasciata tutta la stagione venatoria, deve essere presentata la DIA (Denuncia di Inizio Attività) al Comune e per conoscenza alla Provincia, insieme all’autorizzazione paesaggistica semplificata.

L’escamotage dell’ultimo minuto è stato ideato per aggirare la sentenza n. 139 del 13 giugno 2013, della Corte Costituzionale che aveva dichiarato l’incostituzionalità della Legge regionale n. 25 del 6 luglio 2012 nelle parti in cui esentava gli appostamenti per la caccia (capanni, altane) dall’ottenimento dell’autorizzazione paesaggistica (Decreto legislativo n. 42/2004) e dal titolo abilitativo urbanistico - edilizio (D.P.R. n. 380/2001), qualora situati in aree tutelate con vincolo ambientale (decreto legislativo n. 42/2004), in violazione delle competenze statali previste dall’articolo 117 della Costituzione.

L’eurodeputato Andrea Zanoni, membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare e vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli animali al Parlamento europeo ha affermato: «Abbiamo assistito ad un vero e proprio blitz del Consiglio regionale che ha aggirato la legge e ignorato la sentenza della Corte Costituzionale per fare l’ennesimo regalo ai cacciatori. Voglio ricordare ai consiglieri che hanno votato l’emendamento che la legge è uguale per tutti e nessuna categoria è al di sopra. È stato creato un gravissimo privilegio che si traduce in uno sgarbo a tutti i cittadini che osservano la legge. Sorprende la celerità con cui la Regione è riuscita a far approvare una norma: se si fosse altrettanto solerti in materia di lavoro e salute ci sarebbero molti meno problemi nel nostro Veneto. Quando la posta in gioco è la caccia scattano sedute straordinarie e decisioni lampo. È una situazione vergognosa se si pensa che per problematiche sociali e sanitarie ci vogliono anni per raggiungere intese e mettere nero su bianco leggi risolutive».

Il 23 agosto scorso, Zanoni aveva presentato un esposto alle Procure del Veneto contro la deliberazione della Giunta regionale numero 1393 del 30 luglio 2013 che prevedeva che “gli appostamenti di caccia in assenza di titolo abilitativo edilizio non possono essere allestiti prima del 1 agosto 2013 e devono essere rimossi entro e non oltre il 28 febbraio 2014”.

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