Opinioni | Quotidiano | Categorie: Sanità

Vivisezione e sperimentazione animale servono veramente?

Di Citizen Writers Giovedi 9 Gennaio 2014 alle 12:13 | 0 commenti

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Riceviamo da Marta Frigo e pubblichiamo - Dopo la testimonianza di Caterina Simonsen, sul tema della sperimentazione animale trovo assolutamente scorretto e fuorviante portare l'attenzione solo sulle offese e le minacce che alcuni "animalisti" avrebbero rivolto a Caterina, senza entrare nel merito di un serio confronto scientifico su questa pratica, ritenuta da molti medici, fisiologi e biologi, non solo del nostro tempo ma anche del passato, assolutamente inutile e pericolosa per la salute umana.

Per di più la strumentalizzazione di questo episodio viene fatta, con l'evidente scopo di screditare l'intero mondo animalista, anche da coloro che non hanno molto titolo per parlare del rispetto per la vita, visto che considerano normale e "appassionante" sopprimere altri esseri senzienti, negando loro ogni diritto e trasformandoli in meri oggetti di divertimento e consumo.

Detto questo, una cosa è la solidarietà umana nei confronti di una persona gravemente ammalata, un'altra cosa è sostenere che la sperimentazione animale è utile e necessaria alla ricerca. Gli animali non umani sono organismi assolutamenti diversi da noi dal punto di vista fisico, anatomico, fisiologico, genetico e il concetto di "simile"  nel linguaggio scientifico non ha alcun significato. E la prova è che dopo la sperimentazione sulle cavie animali è necessario per legge sperimentare su cavie umane, con buona pace di coloro che in modo truffaldino pongono la domanda"vuoi salvare il topo o tuo figlio"? La predittività dei test su animali rispetto all'uomo è nulla e il 90% dei farmaci sperimentati su di loro non superano la sperimentazione clinica. Allora a che serve?

Il risultato sull'uomo è sempre a posteriori, ossia, come scrive il Dr. Pietro Croce nel suo libro "Vivisezione o Scienza", post hoc ergo propter hoc.

A fronte quindi di risultati sugli animali, mai predittivi per noi umani, le industrie farmaceutiche si guardano bene dal rendere noti all'opinione pubblica i dati sugli effetti collaterali spesso molto gravi dei farmaci che in taluni casi sono anche mortali; infatti sono centinaia di migliaia i morti ogni anno a causa dei farmaci. Quindi la sperimentazione animale non solo è inutile ma anche pericolosa per la nostra salute perchè porta la medicina fuori strada, causando nel contempo sofferenza e morte a miliardi di creature senzienti...

Se si facesse ricerca vera, con metodi più sicuri e predittivi per l'uomo, magari persone come Caterina potrebbero già beneficiare di cure  per la loro malattia. I metodi scientifici ci sono, ma qualcuno evidentemente non ha interesse a finanziarli... perchè la la malattia è più lucrosa della salute.

La sperimentazione animale è una falsa scienza, figlia del pensiero riduzionista dei secoli bui; l'animale viene “studiato” al di fuori del suo contesto naturale e analizzato nelle sue minime parti come fosse una macchina, mentre è un essere vivente e senziente capace di provare dolore, emozioni, sentimenti.  Lo stesso ”riduzionismo” è applicato successivamente alla specie umana; non viene tenuta in alcun conto l'interazione dell'uomo con l'ambiente e vengono trascurate le cause reali della malattia, che dipendono da uno squilibrio psico-fisico e da errati stili di vita.

La medicina è ricerca della verità, rispetto per la vita, professione d'amore. La sperimentazione animale o vivisezione è esattamente l'opposto.

Torturare creature senzienti non ci salverà la vita. Perchè la sofferenza porta solo altra sofferenza.


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