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Violenza donne: oggi uno spettacolo al Toniolo di Mestre per gli studenti

Di Redazione VicenzaPiù Martedi 4 Giugno 2013 alle 14:43 | 0 commenti

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Comune di Venezia  - L'emozione dei ragazzi sul palco, le musiche scelte con cura, i dialoghi scarni ma profondi, il silenzio attento dei 400 ragazzi in platea: il messaggio delle brevi performance teatrali e dei video proposti arriva subito al cuore e fa riflettere. Si è svolto questa mattina, al teatro Toniolo di Mestre, l'evento conclusivo di “Ferite invisibili e dintorni”, il progetto di sensibilizzazione sui temi della violenza psicologica, delle discriminazioni verso le donne e degli stereotipi di genere, rivolto agli studenti delle scuole superiori di Mestre e Venezia. 

Sono intervenuti, tra gli altri, l'assessore comunale alla Cittadinanza delle donne e Cultura delle differenze, Tiziana Agostini, Gabriela Camozzi e Francesca Michieletto del Centro Donna e Laura Miotto dell'associazione Liquidambar che ha collaborato al progetto.


    “Esiste un sessismo ordinario – ha esordito Tiziana Agostini – di cui tutti, in misura maggiore o minore, siamo vittime, perché c'è sempre qualcuno che pensa di poterci dire cosa dobbiamo fare, come dobbiamo comportarci. Sono forme di discriminazione, in particolare verso le donne e verso chi ha un orientamento sessuale diverso dal nostro, che lasciano il segno, ferite a volte invisibili che vanno ricomposte e trasformate in cicatrici. Perché la nostra libertà, la libertà di essere pienamente se stessi, va difesa fino in fondo”.

    Il percorso, ha ricordato Francesca Michieletto, vuole stimolare i ragazzi a riflettere, ad essere più consapevoli, ad indagare la relazione a due, per saper cogliere i segnali che trasformano l'amore in prigione: possessività, gelosia morbosa, controllo e denigrazione del partner. “Abbiamo una lunga storia di predominio maschile – ha continuato Michieletto – che ha lasciato tracce difficili da cancellare. Abbiamo lanciato stimoli, senza proporre una logica di contrapposizione tra maschile e femminile, perché i ragazzi si pongano delle domande nuove e sappiano immaginare scenari diversi che aiutino a vivere meglio”.

    Il progetto, giunto alla quarta edizione e promosso dall'Assessorato comunale alla Cittadinanza delle donne e Cultura delle differenze – Centro Donna, in collaborazione con l'associazione Liquidambar, ha coinvolto quest'anno 16 classi provenienti da sei scuole del territorio: Liceo delle Scienze umane “Stefanini”, Liceo artistico “Guggenheim”, Istituto tecnico per il turismo “Gritti”, Istituto tecnico per le attività sociali “Vendramin Corner”, Istituto professionale per i servizi sociali, turistici della pubblicità “Mozzoni”, Liceo classico “Marco Polo”.

 


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