Vinco anch'io! No, tu no!
Sabato 30 Marzo 2013 alle 23:33 | 0 commenti
Da VicenzaPiù n. 251 e Bassano Più n. 13 in distribuzione e sfogliabili comodamente dagli abbonati online: una sorta di omaggio a Enzo Jannacci
Prova a cantare ..."Si potrebbe andare tutti quanti allo Zoo elettorale/ per capire alla fine chi ha vinto davvero/ e scoprire che votare questo o quello era uguale/ e vedere di nascosto se il Governo si fa/ Vinco anch'io! No tu no/ Vinco anch'io! No tu no/ Vinco anch'io! No tu no/ Ma perchè? Perchè no!"
Proprio così, Tu no... anche se alla fine tutti dicono di aver vinto, e comunque di essere soddisfatti del risultato ottenuto, perfino quelli buttati fuori dal Parlamento, nel quale, probabilmente, non metteranno mai più piede. Infatti c'est finie per Fini, con giubilio dei suoi ex vecchi camerati ... anch'essi segati, c'est finie per il partito dei magistrati, alias triumvirato rosso di Di Pietro, Ingroia, Diliberto, nonchè per molti altri, compagni di merende e radical chic, fatto salvo qualche sparuto naufrago dell'anciènt regime, sopravvissuto allo tsunami Grillo.
Un evento quest'ultimo, definito da alcuni "epocale", ma che, tuttavia, stante i disequilibri provocati, potrebbe rilevarsi un'insuperabile calamità politica, per chi, come lo stesso Movimento 5 Stelle, pur avendo vinto, non ha i numeri per poter governare. Una situazione analoga a quella de PD e del PdL, con maggioranze marginali, concomitanti, ma non confluibili in un unico centro. Un centro ridottosi ad un centrino mal ricamato dal Prof. Monti, che seppur "contento" del risultato ottenuto, affidandosi al più esperto tessitore Casini, sperava in qualchecosina di più, e non di dover mantenere il moccolo di una democrazia ormai immeritevole di qualsivoglia appellativo cristiano. Una flebile fiammella insufficiente ad illuminare il tavolo delle trattative in corso per la formazione di un nuovo, possibile Governo. Pasto nudo dei soliti insaziabili commensali, e dei nuovi ospiti, la cui tanto sbanderiata onestà , verrà ora messa alla prova, di fronte alle prelibatezze e tentazioni del ricco bouffet politico-istituzionale.
Vedremo allora se i Grillini saranno ancora disposti a saltare la "cena", e quanti di loro resisteranno alle lusinghe dei rospi di Palazzo, prima di trasformarsi anch'essi nelle fameliche locuste che da troppo tempo flagellano il raccolto del Nostro Popolo. Vedremo, certo... ma intanto il raccolto è ogni giorno più misero, i granai sono vuoti, le provviste esaurite, i campi ardono nella siccità fiscale, l'erogazione del credito e dell'acqua per acquistare e dissetare le semenze è sospesa, la "terra" non offre più lavoro, così falci e forconi cercano occupazione... e non bastano più le promesse di un Pirro di turno, intento ad autocelebrare la propria inutile vittoria, per salvare il Paese. Urgono fatti, fatti.
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