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Ecco il patatrac: per i NoDalMolin? No per l'invasione al Menti durante Vicenza- Empoli

Di Edoardo Andrein Sabato 4 Maggio 2013 alle 21:20 | 0 commenti

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Eccoci al dunque, ci eravamo lasciati poche settimane fa qui con i giocatori biancorossi costretti alla fine di Vicenza-Cittadella a uscire dallo spogliatoio per andare a prendersi gli insulti della curva. Una scena raccapricciante che fece risalire alla mente di tutti i fatti di Genova di un anno fa, dove i tifosi hanno fatto sospendere la partita e obbligato i giocatori a togliersi le maglie. 

A Vicenza non si era arrivati a quei livelli, ma l’episodio avrebbe richiesto la massima condanna da tutte le autorità più importanti della città e certamente non della giustificazione parziale del Presidente del Vicenza calcio Cunico. Un silenzio che non può che essere parte in causa di quello che è avvenuto oggi all’inizio del secondo tempo di Vicenza-Empoli (foto da Corrieredella Sera.it).

Con l’ignobile punteggio di 1-5 casalingo alla fine della prima frazione di gioco, un punteggio visto poche volte sui campi professionistici italiani, è avvenuta l’ennesima e più ignobile vergogna che immediatamente ha fatto il giro d’Italia. I tifosi della curva Sud hanno forzato il cancello che fa scendere sul campo di gioco e con l’invasione hanno costretto l’arbitro a interrompere la partita per una trentina di minuti. Una situazione paradossale, delicata e pericolosa che alla fine si è risolta nel migliore dei modi con la prosecuzione dell’incontro, ma con attimi di tensione tra tifosi, giocatori e steward dello stadio, dei quali uno è stato costretto ad allontanarsi con la testa insanguinata. Una situazione allucinante dove per l’ennesima volta il calcio italiano è rimasto ostaggio di pochi sostenitori. Chissà se anche questa volta il silenzio della città sarà ancora una volta assordante?

 

Commento del direttore

Questa rabbia non trova riscontro, a nostra memoria, nella storia "bonacciona" dei tifosi biancorossi ed è esplosa nel giorno in cui il timore mediatico era sulla manifestazione dei No Dal Molin, poi svoltasi senza meritare le prime pagine nazionali che invece sul web già ci sono per l'invasione al Menti e che domani inonderanno anche la carta stampata dando una pessima immagine della città.

Il nostro Andrein si chiede se «anche questa volta il silenzio della città sarà ancora una volta assordante». Non lo vogliamo scoraggiare il nostro giovane cronista ma il silenzio della città caratterizza da sempre Vicenza in molti campi, non solo in quelli di calcio, più dell'architettura Palladiana. Di condanne ne sentiremo e ne pubblicheremo tante, con tutta la nostra più completa e preventiva adesione. Ma alla violenza, sui campi di calcio così come in quelli sociali e politici, non si danno risposte con le frasi di circostanza se nulla si fa per rimuoverne le cause. E se i tifosi biancorossi non sono abituati alla "vergogna" della C, pensate che i cittadini vicentini si assoggetteranno mansueti a quella della povertà? 


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