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Vicenza, il rientro di Milanovic per ritrovare serenità: col colosso serbo difesa più sicura

Di Filippo Zenna Giovedi 7 Marzo 2013 alle 19:40 | 0 commenti

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Il riserbo in allenamento (porte rigorosamente chiuse già oggi pomeriggio), il serbo per sentirsi più sicuri. Il Vicenza ritrova Milan Milanovic e recupera le certezze difensive un po' smarrite contro il Grosseto. Il calciatore di proprietà del Palermo c'ha messo poco più di un mese per diventare colosso e perno insostituibile del reparto arretrato biancorosso.

Positivo all'esordio contro il Cesena, migliorato nel duello tutto fisico con la Juve Stabia, statuario nelle trasferte di Verona e Brescia, impeccabile col Sassuolo, solo un po' sottotono a Grosseto per fisiologica stanchezza. La sua assenza lunedì sera è pesata più di quanto si pensasse. È il più giovane (classe '91) della comitiva di difesa, ma anche il più autorevole: sprezzante del pericolo e sgombro mentalmente da carichi e pressioni di un girone d'andata tremendo. Da quando c'è Milanovic tutta la struttura arretrata del Vicenza ne ha beneficiato perché il serbo comanda e con quel fisico da Marcantonio fa sentire tutti gli altri più sciolti. Al suo fianco è ritornato sopra la sufficienza Camisa (salvo poi impappinarsi col Bari, guarda caso nell'unica giornata in cui è mancato Milanovic) e pure il timido Di Matteo ha lavorato con maggiore convinzione sul fronte sinistro, consapevole d'avere un'adeguata copertura per i suoi sganciamenti. All'Euganeo il gigante serbo riprenderà il suo posto nel cuore della difesa biancorossa per garantire ulteriore protezione a Bremec dagli assalti di un Padova pieno di risorse di lusso in prima linea. Fortissimo negli scontri fisici, Milanovic s'è dimostrato calciatore affidabile pure negli spazi stretti e nei confronti con attaccanti rapidi e sguscianti. Prototipo di difensore moderno che al Vicenza ha fatto un bene incredibile. Gli manca soltanto il gol che in allenamento trova spesso sfruttando la sua stazza ed i tempi perfetti d'inserimento su palle inattive. Chissà che non arrivi a Padova nel grande derby del riscatto, che va affrontato innanzitutto recuperando le garanzie difensive un po' venute meno nelle ultime due uscite stagionali.


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