Vicenza Jazz: il 15 maggio Anthony Braxton in concerto al Teatro Comunale
Martedi 12 Maggio 2015 alle 14:57 | 0 commenti
Vicenza Jazz - Prima del gran finale al Teatro Olimpico, la ventesima edizione del festival New Conversations – Vicenza Jazz si concede un’ultima serata al Teatro Comunale. Qui venerdì 15 maggio (alle ore 21) si ascolterà l’unica data italiana del quartetto di un guru della sperimentazione afro-americana ai confini tra jazz e contemporanea, il sassofonista Anthony Braxton, con Taylor Ho Bynum (cornetta, flicorno, tromba bassa, sordine, conchiglie), Ingrid Laubrock (sax tenore e soprano) e Mary Halvorson (chitarra, effetti).
Sarà poi una lunga notte di jazz: prima nei club, con il gruppo “Overseas†del contrabbassista Eivind Opsvik al Bar Borsa (ore 22) e con Nico Menci & Mixtapers al Jazz Cafè Trivellato – Teatro Astra (ore 23): Nico Menci (pianoforte), Michele Manzo (basso), Danilo Mineo (percussioni), Martino Bisson (drum machine, live electronics), ALO (voce), Ty LeBlanc (voce). Poi a mezzanotte a Villa Guiccioli con il pianista Jan Lundgren e un percorso fotografico a cura di Pino Ninfa: “Dalla buia notte della Guerra alla luce del giorno e della libertà †è una coinvolgente performance ideata da Vicenza Jazz per chi desidera vivere la musica in luoghi insoliti e sino alle ore piccole. Il Museo del Risorgimento effettuerà un’apertura straordinaria dalle ore 23 per chi è in possesso del biglietto del concerto.
La penultima giornata del festival sarà inoltre caratterizzata da una rigogliosa serie di concerti nei locali cittadini e dagli incontri con due dei più illustri musicologi jazz italiani: Maurizio Franco (Conservatorio A. Pedrollo, ore 10:30) e Marcello Piras (Palazzo Chiericati, ore 18:30).
Il festival New Conversations – Vicenza Jazz 2015 è organizzato dal Comune di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Aim Vicenza e Trivellato Mercedes Benz, con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e con il sostegno di alcuni sponsor privati.
Al chicagoano Anthony Braxton ogni definizione va stretta: sassofonista ma anche polistrumentista, compositore e, in senso più lato, vera mente della musica afro-americana del Novecento, capace di spingere il linguaggio jazz verso quello della musica contemporanea europea. Braxton è il principale esploratore di una terra musicale ancora quasi vergine: non lo si può considerare un jazzista in senso stretto e certo anche la musica colta eurocentrica non riesce a spiegare la complessità e l’originalità della sua opera. Braxton si situa piuttosto in una zona tutta sua che funge da trait d’union tra questi due mondi, quello accademico e speculativo della classica e quello ‘carnale’ e mondano del jazz.
Nato nel 1945, ha collaborato inizialmente con Leroy Jenkins e Wadada Leo Smith, impegnandosi anche nell’Association for the Advancement of Creative Musicians (l’AACM, basata tra l’altro proprio a Chicago). All’inizio degli anni Settanta fa parte della band Circle di Chick Corea e, quando il pianista le smobilita, continua a suonare assieme agli altri membri del gruppo: Dave Holland e Barry Altschul.
Da lì in avanti Braxton procede a creare un corpus musicale di rara vastità : composizioni/improvvisazioni che vanno dal solo al grande organico orchestrale, pubblicate su un numero imprecisabile di dischi (come leader ben più di cento).
L’attuale quartetto lo vede affiancato da giovani talenti emersi sotto la sua ala protettrice ma già capaci di esprimere una loro forte personalità : pensiamo in particolare al trombettista Taylor Ho Bynum e alla chitarrista Mary Halvorson, ospiti proprio di Vicenza Jazz lo scorso anno.
Da alcuni anni a questa parte Vicenza Jazz escogita curiosi concerti di mezzanotte, irresistibili nel loro mix di location, contenuto musicale e, naturalmente, orario nottambulo. Quest’anno lo scenario sarà offerto da Villa Guiccioli, sede del Museo del Risorgimento e della Resistenza: luogo non casuale visto che nel 2015 ricorre il centenario dall’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale. A ciò sarà ispirata la performance audiovisiva “Dalla buia notte della Guerra alla luce del giorno e della libertà â€, che coinvolgerà per la parte musicale il pianista svedese Jan Lundgren.
Musicista incredibilmente prolifico (oltre 40 dischi come leader), Lundgren è un perfetto esponente della moderna scuola post-boppistica. Oltre a un’ampia varietà di collaborazioni sulla scena svedese, Lundgren vanta una notevole esperienza anche in campo internazionale: con Johnny Griffin, Mark Murphy, Richard Galliano, Paolo Fresu, Herb Geller, Joe LaBarbera, Scott Hamilton, Conte Candoli, Lee Konitz, Stacey Kent, Charlie Mariano…
Per la parte visiva interverranno invece le fotografie di Pino Ninfa. Artista dell’immagine attivo sul fronte dei reportage ma anche celebre firma della fotografia legata allo spettacolo (e particolarmente proprio quello jazz), Ninfa ha posto il senso del suo lavoro fotografico nel connubio tra musica e aspetto sociale. Ha sviluppato progetti sulla solidarietà con diverse ONG, fra cui Emergency, Amani, CBM Italia e Cesvi. Da anni porta avanti progetti multimediali che prevedono l’incontro tra musica e fotografia, al fianco di musicisti come Paolo Fresu, Franco D’Andrea, Stefano Bollani, Enrico Pierannunzi, Danilo Rea, Rita Marcotulli…
Mixtapers è un progetto visionario, un viaggio nella storia del funk, delle armonie brasiliane, dell’R&B e del neo soul. Gli strumenti reali interagiscono con drum machines analogiche, suoni d’ambiente e samples, rievocando la dub music con echi, riverberi e suoni della strada. Il gruppo ha da poco pubblicato l’EP Donato Mixato, un tributo alla musica del grande compositore brasiliano João Donato, rivissuta miscelando jazz, hip hop, soul, funk e bossa.
Informazioni:
Teatro Comunale – Ufficio Festival
Viale Mazzini, 39 Vicenza
tel.: 0444 327393
e-mail: [email protected]
e-mail: [email protected]
web: www.vicenzajazz.org; www.tcvi.it
Bar Borsa: informazioni e prenotazione tavoli tel. 0444 544583Â [email protected]
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