Vicenza altro flop a domicilio, vince il Savona 1-0: da lunedì su VicenzaPiùTv
Domenica 23 Marzo 2014 alle 16:34 | 0 commenti
Nel vento gelido dello stadio Bacigalupo, la banda Lopez fallisce il primo scontro diretto per il secondo posto ((da domani su VicenzaPiùTv), sfiora il gol con Tulli scatenato nella ripresa, ma presta il fianco all'ennesima incertezza difensiva che spiana lo scambio vincente in area Cesarini-Virdis-Cesarini (21 gol in due). La reazione tarda ad arrivare e si concretizza sul gran gol di Tiribocchi, annullato per fuorigioco e un palo clamoroso dell'ex Pisa che grida vendetta. Ma piove letteralmente sul bagnato: la Pro Vercelli scatta a+5. Ora la sosta per smaltire la delusione e rinfrancare lo spirito in vista delle ultime quattro finali  Â
PRIMO TEMPO 0-0
Nessuna rivoluzione tattica: c'è Alfonso tra i pali e la coppia Castiglia-Jadid piazzata al suo posto, nel 4-2-3-1 collaudato, Cinelli a spalla con Tulli e Mustacchio dietro Maritato. C'è soprattutto un clima invernale e scrosci d'acqua pungente per il vento che spira forte su Savona. I locali respirano a pieni polmoni l'aria di casa, corroborati dal buon pubblico che chiede i tre punti al Bacigalupo e la vendetta sui biancorossi: il 4-0 dell'andata è rimasto indigesto e Ninni Corda ha caricato una vigilia al vetriolo con dichiarazioni (<<hanno vinto senza giocare>>) tagliate sui due espulsi biancoblu del Menti dello scorso Novembre. Cambia d'abito il Savona e anche la muta è giallonera per evitare contrasto cromatico sul biancorosso berico, ma è in campo che si vede la differenza: la squadra ligure è affamata, il Vicenza fatica a restare in piedi e il pallino scivola per i piedi di Gentile, De Martis e soprattutto su Simoncelli scatenato dietro Virdis, schierato a sopresa al posto di Cesarini. Per venti minuti c'è solo il Savona e si teme che da un momento all'altro il terreno viscido favorisca i liguri. Invece Quintavalla e compagni non affondano il morso e restano a pancia piena di occasioni, ma non di gol. Verso la mezz'ora Alfonso ha i primi 'segnali di assideramento', clima sottozero e zero parate. Il Vicenza piano piano mette la testa fuori dal guscio, la fascia destra non funziona, anzi Padalino deve restare fermo con operazioni di contenimento e non si vedono le celebri sgroppate di Mustacchio che diverse volte quest'anno hanno aperto la partita; va meglio Tulli a sinistra, qualche pallone dentro su Maritato si vede, poi l'attaccante non ha un impatto felice. Ma almeno si va al risposo con la consapevolezza di potersi giocare molte carte nella ripresa Â
SECONDO TEMPO 1-0
Il Lane ha il merito di partire forte come aveva chiuso la prima frazione. C'è da subito Cesarini in campo ma ancora non si vede, e Corda deve infoltire presto la difesa con l'ingresso di Maccarone, perchè nel frattempo Jadid illumina e Tulli fa quello che vuole. Con uno stop a seguire taglia fuori il marcatore, entra in area e calcia a giro come Del Piero, trovando la splendida inarcata di Aresti che sventa. Il futuro portiere del Chievo se la vede brutta poco dopo, con i compagni schiacciati ancora e sempre di più dentro l'area, ma stavolta Tulli incespica davanti la porta e sciupa.  E così gli errori si pagano caro, ancora una volta nel momento di maggior pressione, la difesa si squaglia. Qualcuno in sala stampa dirà dell'unica occasione concessa, ma da fuori appare chiaro della fatica di Castiglia a tenere botta, della fascia destra scoperta e ancora inadeguata. Al 21' della ripresa Cesarini vede il varco e si infila: l'azione parte dalla trequarti all' estrema destra, una palla persa e mal gestita dal Vicenza diventa un'imbucata comoda su Virdis che la nasconde per poi scoprirla al momento giusto quando Cesarini è davanti ad Alfonso: la triangolazione è perfetta, il diagonale imparabile: 1-0. Grande gioia sugli spalti, Vicenza accusa il colpo e per un po' sembra già chiusa, le gambe tremano e si fatica a salire. Serve Tiribocchi, quindi Padovan, per tornare alti. Come per il Savona anche il Vicenza riesce a risvegliare la partita, e il pubblico di casa deve ringraziare l'assistente che annulla per fuorigioco di rientro la sassata improvvisa del Tir, recidivo anche a domicilio dopo lo splendido collo pieno dell'andata finito all'angolino. Tutta la panchina salta in campo ma deve rientrare mestamente sotto la tettoia. La squadra resta a testa alta e esce altissima su Tulli che ancora inventa un destro fulminante per la retroguardia ligure, che sbatte sul palo. Sfortuna e beffa, ma bisognava metterla dentro. Questa è la morale di un'altra trasferta ko, mentre l'ansia del secondo posto si spegne. Adesso sarà il fato a decidere la posizione dei quarti di finale, sperando di acciuffarli nelle prossime quattro giornate conclusive. La prima dopo la sosta sulla Pro Vercelli scappata a +5. Questa è la Lega Pro e questo sarà lo scenario della prima gara secca dei playoff. Qualcosa di buono resta nonostante la sconfitta: allora ne è valsa la pena.  Â
SAVONA (4-4-1-1): Aresti; Marras (46′ Cesarini),  Altobello, Quintavalla, Marconi; Giuliatto, , Gentile, Agazzi, De Martis; Simoncelli (55′ Maccarone); Virdis (89′ Sarao).
A disp. Boerchio, Marchetti, Cattaneo, Grandolfo. All. Ninni Corda
VICENZA (4-2-3-1): Alfonso; Padalino, Gentili, Camisa, D’Elia; Jadid, Castiglia (68′ Tiribocchi); Mustacchio (82′ Padovan), Cinelli, Tulli; Maritato.Â
A disp. Ravaglia, El Hasni, Murolo, Corticchia, Sbrissa. All. Giovanni Lopez
Arbitro:Â Dei Giudici di Latina. Assistenti: Chiocchi-Malacchi.
Reti: 22′ Cesarini (S)
Note: scrosci di pioggia e vento freddo intermittente, terreno scivoloso. Ammoniti:  Virdis (S), Padalino (V), Quintavalla (S). Angoli: 0-6. Recuperi: 0′ pt, 2′ st. Spettatori: 693, con diversi ultrà berici
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