Quotidiano | Categorie: Informazione, Storia

Via al crownfunding per l'ITT Chilesotti a Thiene: tolto il velo sui 100.000 profughi cimbri della Grande Guerra. Ne parlerà l'Italia

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Giovedi 3 Aprile 2014 alle 21:16 | 0 commenti

ArticleImage

In concomitanza con l'attivazione il 4 aprile della raccolta fondi (basterà cliccare su School Raising e testimoniare con i fatti, anche piccoli, che crediamo nel valore della scuola, ndr) pubblichiamo di nuovo il nostro articolo del 1° aprile 2014 non senza aver dato prima spazio alla mail che abbiamo ricevuto dopo la prima pubblicazione dalle due insegnanti che seguono il progetto dei giovani thienesi del Chilesotti, Lucia Carli Raffaella Calgàro. Le ringraziamo del loro apprezzamento, visto che noi abbiamo solo scritto quello che ci hanno trasmesso col loro entusiastico impegno.

Ecco la mail

Gentile Direttore,
Abbiamo letto l'articolo da lei scritto.
E' forse superfluo renderle nota la nostra riconoscenza, non solo per quanto riguarda la presentazione del lavoro che stiamo facendo ma anche per l'immagine che ha dato degli insegnanti che va contro l'ovvieta' e la banalità troppo spesso dilaganti nei discorsi della gente.

La ringraziamo e le auguriamo un buon lavoro.
Raffaella Calgaro e Lucia Carli

 

Di seguito il nsotro articolo

I 100.000 profughi cimbri della Grande Guerra, ne "svela" la storia l'ITT Chilesotti a Thiene. Ne parlerà l'Italia, via al crownfunding

 

Sarebbe a dir poco inconsueto al giorno d'oggi incontrare studenti con la volontà di misurarsi con se stessi e, quindi, con la vita guardando oltre il voto quotidiano. Già questo non sarebbe poco, ma molto di più sarebbe imbattersi addirittura in insegnanti capaci e vogliosi di stimolarli. 

Nonostante le mille vessazioni morali, oltre a quelle pratiche di stipendi inadeguati al ruolo, che subiscono da anni dopo essere stati scaraventati giù da un piedistallo forse nel passato eccessivo ma necessario da ricostruire in buona parte per un popolo che voglia crescere guardando in alto e non sopravvivere evitando di scendere solo più in basso.

Se ci sono maestri e professori che tali sono quasi esclusivamente per qualifica burocratica, perché nel lavoro scolastico hanno trovato solo un impiego come un altro, se non un ripiego, oggi, e se era il 1° di aprile vi assicuriamo fin d'ora che non è stato un pesce d'aprile, abbiamo avuto la fortuna (privilegio?) di aver incontrato, in un laboratorio dell'I.T.T. "G.Chilesotti" di Thiene in cui lavoravano un gruppo di giovani, due insegnanti che tali sono nel senso della parola.

E come tali le ho subito riconosciute Lucia Carli, docente di Informatica, e Raffaella Calgàro, insegnante di Storia nella classe 4ᵃ E indirizzo "trasporti e logistica", provenendo io stesso da una famiglia di insegnanti, una maestra e un professore di matematica e fisica.

Che cosa significa insegnare? Stando alla definizione che ne da il vocabolario Treccani, insegnare è «far sì, con le parole, con spiegazioni o anche solo con l'esempio, che qualcun altro acquisti una o più cognizioni, un'esperienza, un'abitudine, le capacità di compiere un'operazione, o apprenda il modo di fare un lavoro, di esercitare un'attività, di far funzionare un meccanismo». In questa definizione non si fa alcun riferimento a un oggetto specifico dell'insegnamento, e Carli e Calgàro la stanno rendendo tangibile perché loro due stanno insegnando né solo informatica né solo storia ma hanno trovato il modo di integrarle, insieme ad altre discipline di studio e lavoro, in un progetto che sa di vicentino ma sta già andando oltre la nostra provincia per notorietà e attenzione.

 

È un progetto di Storia, relativo alla Grande Guerra, che la classe 4E indirizzo "trasporti e logistica" dell'I.T.T. "G.Chilesotti" di Thiene (VI) ha realizzato come, ci hanno detto e lo abbiamo già "assaggiato", «un approfondimento relativo al grande esodo dei profughi cimbri verificatosi nell'Altopiano di Asiago e nella fascia pedemontana a seguito della spedizione punitiva (strafexpedition) organizzata dall'impero austro-ungarico».

Ma lasciamo parlare le due Insegnanti, con la "I" maiuscola si usa dire, mentre ammiriamo anche la prima bozza di un libro ricerca, «ma facilmente leggibile» ci dicono le due prof, e le immagini iniziali di un video che stanno montando i loro studenti su una storia di profughi "censurata".
«Non è stato un esodo di poco conto, anche se la storiografia attuale dà poca voce a questo evento della nostra storia, dato che non solo ha coinvolto oltre 100.000 persone provenienti da 24 comuni del vicentino ma ha segnato la fine definitiva di una lingua, parlata da secoli nella comunità montana, ossia il cimbro, e di una civiltà ad essa strettamente connessa. La classe quarta dell'indirizzo "Logistica e trasporti", tenendo conto del proprio indirizzo di studi, ha avviato un'intensa attività di storia laboratoriale che li ha portati a partecipare attivamente al recupero di testimonianze storiche da parte dei pochi profughi ancora viventi, nonché ad una minuziosa ricerca archivistica a livello comunale e parrocchiale sia nei comuni di origine dei profughi, sia nei comuni di accoglienza. Il tutto supportato da una ricerca di fonti storiche, a livello locale e non, piuttosto interessanti. L'analisi e l'approfondimento si sono sviluppati avendo come punto di focalizzazione l'organizzazione logistica, effettuata sia dai rappresentanti dello Stato Italiano, sia dalla Curia, particolarmente attiva e sensibile verso tale problematica. Via via, relative al grande esodo sono state ricercate ed analizzate le strutture logistiche di comunicazione e da ultimo la logistica di accoglienza. Non manca la voce degli intellettuali italiani che hanno prestato attenzione a questo evento storico, purtroppo dimenticato o accantonato dai più».
Ma se studenti e insegnanti stanno lavorando con i pochi mezzi, è notorio, della scuola italiana, Lucia Carli e Raffaella Calgàro per finanziare la pubblicazione di questo testo hanno anche pensato ad una nuova forma di finanziamento: il crowdfunding. Esiste, infatti, una piattaforma (la prima in Italia) di crowdfunding per le scuole italiane che «permette di presentare un progetto e chiedere agli utenti un finanziamento che può andare da 2 euro a 100 euro o oltre. Se la cifra viene raggiunta o superata nei giorni definiti dalla campagna si avranno a disposizione i soldi raccolti».

Ho passato oggi, ve lo dico sinceramente, con le insegnanti e i ragazzi thienesi un'ora rigenerante e creativa, a pochi km dal capoluogo berico ma a mille miglia dalla sciocchezze fatte e urlate in questa povera Italia e in questo, troppo spesso, scoraggiante Vicentino.

Per far sì che quell'ora, una volta realizzato e finalizzato il progetto, sia possibile condividerla con tantissimi altri segnalo sin d'ora il sito di riferimento per il crownfunding scolastico, la raccolta fondi, cioè, per il progetto all'I.T.T. "G.Chilesotti" di Thiene in cui informatica, logistica, montaggio, editoria si fondono in un'esperienza che merita di essere premiata e incoraggiata.

VicenzaPiù lo farà direttamente e praticamengte, non solo con l'attenzione mediatica, e invita fin d'ora tutti i propri lettori a fare almeno altrettanto dal 4 aprile, giorno di attivazione della raccolta fondi cliccando su School Raising.

Se credete anche voi che i giovani e gli insegnanti vadano incoraggiati per un'Italia e un Vicentino migliori il progetto della Chilesotti vi dà l'opportunità di dimostrarlo non solo con le parole ma con i fatti.


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Mercoledi 19 Dicembre 2018 alle 07:01 da kairos
In Mostra al Chiericati, Caterina Soprana (Commissione Cultura) risponde ai giovani del Pd: "realizzata a costo zero per il Comune"

Domenica 2 Dicembre 2018 alle 17:35 da Kaiser
In Mostre e eventi: due diverse concezioni non confrontabili ovunque e anche a Vicenza
Gli altri siti del nostro network