Venezia, Seibezzi su uso termine "genitori": tutte le famiglie hanno pari dignità
Giovedi 5 Settembre 2013 alle 21:53 | 0 commenti
Comune di Venezia  - In merito alla proposta di sostituire nella modulistica i termini "madre" e "padre" con la parola "genitore", la delegata del sindaco di Venezia ai Diritti civili, Politiche contro le discriminazioni e Cultura lgbtq, Camilla Seibezzi, ha precisato quanto segue.
"Non ci sarà alcun numero a fianco al termine 'genitore', quindi nessun 'genitore 1' e 'genitore 2'. Tale provvedimento volto all'osservanza delle indicazioni dell'Unione Europea, adotta disposizioni già in vigore da anni in molti altri Paesi europei, dall'Inghilterra alla Francia, alla Finlandia e oltre. Si tratta di utilizzare un termine che sia onnicomprensivo ed adeguato a rappresentare tutti i tipi di famiglia e a tutelare al meglio ogni minore.
Il diritto dei figli di tutti viene prima di tutto. Tutte le famiglie hanno infatti pari dignità , siano esse composte da un unico genitore, da una coppia eterosessuale o omosessuale, da genitori adottivi o genitori affidatari. Si tratta di estendere a tutti i minori il diritto di vedere riconosciuti e tutelati i propri legami affettivi e di cura, così come già avviene in materia di diritto minorile. Essere cittadino italiano non esclude il fatto di essere veneto e poi veneziano, tanto quanto essere genitore non esclude il fatto di potere essere madre e padre, ma sposta solo l'accento dalla materia della procreazione alla capacità genitoriale, ovvero l'unica vera garanzia e tutela di uno sviluppo cognitivo affettivo e sociale equilibrato."
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