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"Veneto Sì" a congresso: "si apre la sfida tra Renzi e l'indipendentismo veneto"

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 30 Maggio 2014 alle 15:27 | 0 commenti

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Gianluca Busato, Plebiscito.eu - Qualche giorno fa Libero ha pubblicato un breve trafiletto a firma Matteo Mion, nel quale l’autore si dimostrava stupito e anche deluso dal risultato ottenuto dal suo omonimo che risiede a Palazzo Chigi. La sua delusione trovava spiegazione nella conclusione del suo breve pensiero, ovvero che l’unica alternativa al pensiero premasticato e illusorio di Renzi è l’indipendentismo veneto, il che costituiva anche la base delle sue aspettative tradite.

Capito ciò, risulta chiaro perché la prima vera azione politica del premier italiano dopo il passaggio europeo consiste nella partecipazionea alle assemblee generali territoriali dei soci di Confindustria delle province di Vicenza, Verona e Treviso, saltando invece l’assemblea generale più importante dell’organizzazione imprenditoriale, quella tenutasi ieri a Milano.
Il problema vero per Renzi e per il governo italiano siamo proprio noi veneti. Da qui egli è partito appena insediato (qualcuno si ricorda i fischi di Treviso nella sua prima uscita ufficiale dopo l’insediamento?) e qui era ritornato, a Verona, in occasione del Vinitaly, subito dopo lo straordinario successo del Plebiscito Digitale.
E in Veneto ritorna nuovamente oggi. Né può essere diversamente, perché è proprio il Veneto il primo azionista inconsapevole dello stato italiano e l’unico che ne può dettare la vita o la morte (finanziaria). Certo, il nostro territorio non è quello che in assoluto viene rapinato di più, la Lombardia ci supera sia in termini assoluti sia in termini relativi. Qui però vi sono finalmente le condizioni politiche per porre fine a tale furto. E gli unici che possono farlo siamo noi.
Per questa ragione abbiamo deciso di giocare a tutto campo.
Sono già attive sia la fase istituzionale, con la Repubblica Veneta che sta esercitando la propria indipendenza grazie all’azione della Delegazione dei Dieci sia la fase organizzativa, in cui il ruolo da protagonista viene giocato da Plebiscito.eu, che ogni sera è presente in tutto il territorio con incontri pubblici di presentazione delle proprie attività.
Ora, dopo il primo positivo test elettorale del 25 maggio scorso, parte invece con la dovuta organizzazione la fase politica, che vedrà la propria concretizzazione con il Congresso Fondativo di “Veneto Sì”, il movimento che opera a fianco di Plebiscito.eu a tutto campo anche in sede elettorale. L’appuntamento per il Congresso di fondazione di “Veneto Sì” è a Padova per la prossima domenica 29 giugno, alle ore 9.00 del mattino, presso il Centro Congressi Albino Luciani in via Forcellini 170/A. Tenetevi liberi fin da subito.

“Veneto Sì” è una forza liberal-popolare che opererà, in concorrenza con le altre che nasceranno, nell’ambito della Repubblica Veneta, ma che già oggi inizierà le proprie attività nella fase di transizione prima della fattiva indipendenza. Non possiamo infatti aver fiducia in chi fino ad oggi ha puntualmente tradito le proprie promesse elettorali, portandoci nella disastrosa situazione odierna.

Non vi sono alternative a chi per primo, in modo inedito, innovativo, inaspettato quanto pianificato con precisione ha saputo porre all’attenzione del mondo la questione veneta. Il resto è noia.

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