Veneto, due milioni di presenze in meno
Venerdi 29 Agosto 2014 alle 21:29 | 0 commenti
di Barbara Ganz, Il Sole 24 Ore, da Venezie Post
Le hanno provate tutte. Ora, di fronte a un'estate che non ha mai cessato di essere inclemente e che nel giorno di Ferragosto ha visto code di auto in direzione contraria alle spiagge del Nord-Est, la creatività degli operatori lancia le cartucce rimaste. Lignano, ad esempio, ha provato a giocare la carta dell'assicurazione: sconti del 50% sul costo della camera in albergo in caso di pioggia, con lettino e ombrellone gratuiti nel giorno della partenza.
Un'idea firmata dal consorzio Lignano holiday per il mese di settembre, con tanto di campagna promozionale in Austria, ma che non ha trovato pareri favorevoli fra gli stessi esercenti. Nella veneta Jesolo si è lavorato sull'ipotesi di tenere aperta parte degli stabilimenti balneari fino a ottobre, visto che lo slittamento dell'inizio delle scuole è stato escluso dal ministero: potrebbero beneficiarne gli ospiti anziani, ma anche le famiglie con figli piccoli che non hanno ancora obblighi scolastici, e troverebbero prezzi più che accessibili e i servizi fondamentali come il salvataggio.
«Il fattore meteo si inserisce in una serie di cambiamenti già in atto nel mercato turistico, e dettati da vari fattori: socio-demografici, culturali, economici - spiega Valeria Minghetti, ricercatore Ciset Ca' Foscari -. Ad esempio, le vacanze tendono ad accorciarsi sempre di più, oppure a essere spezzettate in più periodi di breve durata, per questioni economiche, lavorative e familiari. Di conseguenza, la sensibilità meteorologica del turista che fa 4-5 giorni di ferie tende sicuramente ad essere più elevata del turista che ne trascorre 10 o 15 al mare o in montagna». In questo quadro «si accentua l'effetto negativo generato da previsioni o condizioni climatiche avverse che stimolano, in alcuni casi, la rinuncia alla vacanza oppure il cambiamento della destinazione. E poiché l'aumento di un rischio genera la ricerca di soluzioni che aiutino a diminuirlo oppure a coprirlo, si sta sviluppando un'offerta di assicurazioni che coprano il "danno da vacanza rovinata", al pari di quelle abitualmente offerte presso agenzie di viaggi e altri operatori per coprire la perdita del bagaglio o l'annullamento del viaggio», spiega Minghetti.
Intanto, il conto del maltempo per il turismo veneto in luglio e agosto supera i 150 milioni, e pesa secondo la denuncia delle categorie per due milioni di presenze in meno. Un peccato per una stagione che era partita con il piede giusto: i dati certificati del mese di giugno registravano infatti una crescita del settore in termini di arrivi e presenze, confermando il ritorno degli italiani dopo anni di numeri in caduta libera.
«Nel periodo gennaio giugno 2014 - sottolinea l'assessore regionale Marino Finozzi - abbiamo registrato 7 milioni di arrivi di turisti pari a +4,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, con 22.554.292 presenze a quota +4,7%. In questo scenario complessivo, gli ospiti italiani sono aumentati sia nel numero, +8% degli arrivi, sia nei pernottamenti, +5,4%, mentre sono cresciuti caso anche i turisti provenienti dall'estero: del 2,4% negli arrivi e del 4,4% nelle presenze». Numeri che hanno mostrato anche la crescita di alcuni nuovi mercati, con i cinesi al quarto posto per arrivi, dopo Germania, Austria Usa e Francia, e una percentuale di +18,2% rispetto al 2013.
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