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I venetisti avevano organizzato in fretta e furia  una manifestazione in Piazza San Marco di solidarietà in seguito ai ventiquattro arresti e cinquantuno indagati per “terrorismo ed eversione del sistema democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra”, tra i quali l'ex parlamentare fondatore della Liga Veneta Franco Rocchetta e i due ex 'Serenissimi' che nel 1997 assaltarono il campanile di San Marco, a Venezia, Luigi Faccia e Flavio Contin.

Gli arrestati avevano intenzione di coinvolgere centinaia di persone e stavano trasformando un trattore in mezzo corazzato (foto) provvisto di cannoncino da 12 millimetri, sequestrato dai carabinieri del Ros insieme a 3 pistole e 14 fucili.

La manifestazione di piazza prevista a Venezia, però, è stata annullata perché secondo quanto fa sapere Gianluca Busato, organizzatore del referendum digitale per l’indipendenza di Plebiscito.eu “poco fa sono stato contattato dalle forze dell’ordine che mi hanno comunicato il divieto di manifestare per questa sera. Mi hanno anche comunicato che in caso di manifestazione non autorizzata saranno tenuti a reprimerla, anche con la violenza. In questo momento di grave attacco da parte dello stato italiano verso lo straordinario processo democratico, pacifico e digitale che ha fatto saltare la testa a chi ha il terrore di dover andar a lavorare dopo che si interromperà il flusso di soldi che ci ruba, ho la personale responsabilità storica di assicurare una transizione pacifica e democratica verso il percorso costituente della Repubblica Veneta”.

“Nel momento in cui lo stato italiano perde la testa - prosegue Busato -  noi dobbiamo averla ben salda al proprio posto. Vorrà dire che nelle trattative patrimoniali per l’indipendenza il gioco sporco che le autorità italiane stanno conducendo in questi giorni si tradurrà in un trattamento economico meno favorevole per loro. Si ricordino che la potenza economica siamo noi e gli straccioni falliti e parassiti sono loro.”

L’appuntamento per la manifestazione degli indipendentisti è rimandata a venerdì 11 aprile, in piazza dei Signori a Vicenza, a partire dalle ore 19.

“A Vicenza - spiega in conclusione Busato - tra nove giorni daremo grande impulso allo sradicamento dello Stato italiano dal libero territorio della Repubblica Veneta. Dobbiamo essere in tanti, dobbiamo essere tutti uniti, al di là delle idee di ciascuno”.