Venerdì a Venezia il convegno "Storia e memoria, 1943-2013. L'eccidio di Cefalonia"
Lunedi 23 Settembre 2013 alle 19:34 | 0 commenti
Comune di Venezia  - "Sono passati settant'anni dall'eccidio di Cefalonia, una delle pagine non solo più dolorose della storia d'Italia, ma anche tra le meno analizzate e studiate. Ora, grazie al lavoro fatto sulla memoria storica dei testimoni, questa triste verità viene resa più conosciuta diventando un monito perchè simili orrori non debbano più ripetersi."
Il presidente del Consiglio comunale, Roberto Turetta, ha presentato con queste parole, nella conferenza stampa tenutasi oggi a Ca' Farsetti, il convegno "Storia e memoria, 1943-2013. L'eccidio di Cefalonia", che si terrà venerdì 27 settembre, dalle ore 9 alle 17, nella Sala Consiliare del Municipio di Venezia, su iniziativa dell'Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della Società contemporanea e dall'associazione nazionale Divisione Acqui, in collaborazione con il Comune di Venezia e l'Anpi provinciale. Presenti, questa mattina, col vicesindaco, Sandro Simionato, e col direttore dell'Iveser, Marco Borghi, anche Carlo Bolpin dell'associazione nazionale Divisione Acqui, e Sabine Meine, del Centro tedesco di Studi veneziani.
"Il Comune di Venezia - ha spiegato Simionato - ha sempre appoggiato il lavoro delle associazioni di studi storici che operano in città ed è sempre attento a leggere con onestà intellettuale e criticità oggettiva le vicende storiche del nostro paese che continuano a vivere grazie alla memoria dei posteri. L'episodio di Cefalonia è divenuto paradigmatico per quell'ideale di onestà e resistenza radicato nei soldati italiani che hanno perso la vita, in Grecia, anche dopo la resa, vittime di una rappresaglia da parte dei tedeschi. Ospitare un convegno nazionale di questa levatura, qui a Venezia, è un grande evento e speriamo che ciò dimostri l' apertura che la nostra città ha verso questi temi e verso chi, attraverso un delicato lavoro di ricerca di testimonianze storiche, li mantiene vivi e aperti ad un confronto scientifico".
Il convegno (vedi locandina) è articolato in due sessioni, la prima scientifica intitolata "La memoria che si fa storia" e la seconda, "Protagonisti e percorsi", aperta alla diretta testimonianza di persone appartenenti alla seconda generazione che, attraverso storie e documenti originali, conservati fino ad oggi dentro le mura domestiche, hanno contribuito alla ricostruzione storica dei fatti.
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