Quotidiano | Categorie: Politica, trasporti

Vicenza si fa la Tac. E Variati: non sono tranquillo! Applausi zero per la nuova città

Di Giovanni Coviello (Direttore responsabile VicenzaPiù) Martedi 13 Gennaio 2015 alle 23:00 | 0 commenti

Variati lancia, nel suo intervento finale di oggi in Consiglio comunale, che qui pubblichiamo integralmente in video grazie a VicenzaPiùTv (di cui poi presentiamo in fondo a questa nota anche la registrazione dell'intervento dell'assessore competente Antonio Dalla Pozza, ndr), quella che poi è stata l'approvazione, scontata e da copione, dello studio di fattibilità del raddoppiamento dei binari per l'alta capacità e delle stazioni con la cancellazione di quella storica di viale Roma. 

E «Vicenza si fa la Tac» potrebbe essere il commento satirico  di VicenzaPiù sperando che il sindaco, che oggi esibiva un bel cartello di fronte alla sua postazione con su scritto "Je sui Charlie" per mostrarsi solidale con i morti per difendere il diritto di satira (verso tutti, musulmani inclusi), dopo quello, sostanzialmente toppato, per il "caso quaquaraquà", non intenti un altro procedimento contro di noi per la satira su tutti, lui incluso.

Potenza di un vero, grande (non è satira questa, è pura constatazione) democrisitiano, sia pure "de noantri", che dice (e fa?) tutto e il contrario di tutto.

Ma speriamo anche che non sia nè democristiana nè satirica nè di maniera, vista la sua gestione mediatica da maestro, la sua frase di chiusura sui rischi del progetto di fattibiltà del TAC: «pensate che io mi senta tranquillo su tutto? No. Che io abbia sicurezze totali? No!...».

Ci auguriamo, per il bene della città e del territorio interessato, ben più ampio del capoluogo ma tagliato fuori dalla discussione, che non si avverino i timori del sindaco, nonchè presidente della provincia, dopo i mille dubbi su una procedura pilotata a velocità, questa sì, troppo alta grazie anche a gran parte dell'informazione locale chiaramente schierata per gli interessi delle categorie economiche da cui, manifestamente, è nato il progetto, come "interessato" potrebbe essere lo studio di fattibilità assegnato a chi poi dovrà stendere i progetti esecutivi, questo il tasto spesso battuto da Claudio Cicero e non solo.

In pochi, comunque, hanno animato la stanca serata di una noiosa recita.

Tra loro ci sono state seriosamente Valentina Dovigo e Liliana Zaltron, che hanno dichia rato convinte il loro no (la prima soprattutto alle modalità di decisione, la seconda tout court alle grandi opere).

E, con qualche sagace battuta, cha ha svegliato per qualche istante il folto pubblico presente, mentre fuori, in piazza dei Signori, a dimostrare c'era una sparuta "cerchia" di amici, sia pure coerenti con le proprie idee, si sono esibiti lo stesso mega esperto in ogni tipo di mobilità ed  ex assessore di Hüllweck, ma poi anche consigliere delegato di Variati, e poi Michele Dalla Negra, che dopo la reprimenda di ieri del sindaco gli ha reso oggi pan per focaccia: «mai ho parlato di devastazione del territorio, frase che lei, male informato o con problemi di udito, mi ha addebitato  per giunta con un atteggiamento che può avere con i suoi "sottoposti" della maggioranza, ma non con esponenti dell'opposizione!»).

Domani pubblicheremo per voi, grazie al lavoro svolto da VicenzaPiùTv, tutte le opinioni in video e sintetiche di tutti i gruppi politici e di tutti, o quasi, i movimenti sul progetto di fattibilità che, finalmente, è un nostro esclusivo successo, oggi tutti definiscono TAC (Treni ad Alta capacità) dopo che le lobbyes degli interessi e della stampa "annessa" lo hanno giorno dopo giorno contrabbandato per il ben più appetibile TAV.

P.S. A fine consiglio c'è chi, anche tra i vertici comunali, si è meravigliato che per un voto a stragrande maggioranza ed epocale, anche se propedeutico, per quello che è stato definito anche dal sindaco «un nuovo disegno della città», tutti si siano alzati in silenzio e senza alcun accenno ad applausi per una Vicenza che tra sì e quasi sì e con soli 3 no che ieri hanno, loro stessi, deciso che sarà più bella che prima.

Che siano preoccupati come il sindaco?


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