Jurij Gagarin fu il primo uomo nello spazio il 12 aprile 1961: "da qui la terra è bellissima, senza frontiere nè confini". E oggi...
Mercoledi 12 Aprile 2017 alle 22:50 | 1 commenti
Gentile direttore, vorrei si ricordasse Jurij Gagarin che il 12 aprile 1961 fu il primo uomo a vedere la terra dallo spazio e, figlio dell'ottobre rosso, disse: "da qui la terra è bellissima, senza frontiere nè confini". Vorrei lo si ricordasse così, tanto per avere memoria che c'è stato un tempo nel quale si aveva la sensazione di vivere nel futuro. E che il futuro fosse alla portata di tutti. Una ricchezza collettiva. Si poteva sognare come fanno i bambini (e noi lo eravamo) e i rivoluzionari (che, parafrasando quello che diceva Berlinguer, senza fantasia non possono immaginare una società di liberi e uguali). Oggi abbiamo il presidente statunitense Trump che afferma che Putin sostiene il diavolo e che Assad è un animale. Abbiamo lo stesso Trump che manda la sua "inbvincibile armata" contro la Corea del Nord. Abbiamo il portavoce della Casa Bianca che riesce a dichiarare che Hitler non ha mai usato i gas.
E poi, specifica, che "Hitler non ha usato gas sulla sua gente nello stesso modo in cui lo fa Assad, portava la gente nei centri dell'Olocausto". Nel nostro piccolo abbiamo un Di Maio qualunque che dice "l'Italia ha importato dalla Romania il 40% dei loro criminali". Lo dice "forse" per cavalcare l'onda razzista e xenofoba che sta montando in Italia e in troppe parte del mondo sedicente civile. Questi si crederanno anche "veri statisti", si sentiranno "nuovi" e "moderni"... sono solo personaggi che inducono all'incubo e non permettono di sognare.
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