Una situazione da basso impero
Venerdi 1 Novembre 2013 alle 11:49 | 2 commenti
Le ultime notizie evidenziano l'aggravamento di una situazione disastrosa. Il tasso di disoccupazione nazionale è salito al 12,5%, pari a 3.193.000 persone. Il tasso di disoccupazione giovanile è al 40,4%. Il totale delle persone senza lavoro (disoccupati e scoraggiati) è di circa 6.000.000 unità . Le persone che vivono in povertà assoluta sono 4.800.000, il doppio rispetto al 2008.
È il risultato delle politiche iperliberiste dei governi che si sono succeduti in questi ultimi anni (Berlusconi prima, Monti poi e adesso Letta con le larghe intese). È il risultato dell'assenza in parlamento di una sinistra degna di questo nome e della presenza di un'opposizione parlamentare molto più attenta alla polemica che ai diritti di chi lavora. È il risultato di anni di attacco alla Costituzione, alla volontà espressa di svuotarla con "riforme" che tendono a stravolgerla. È il risultato delle privatizzazioni, delle delocalizzazioni selvagge, della corruzione dilagante, dell'evasione fiscale tollerata e, spesso, incentivata ...
E, intanto, quelli che occupano le poltrone del parlamento cosa fanno? Come agisce il governo della "larghe intese"? Cosa dice il rieletto presidente della repubblica? Niente. Si discute del voto palese o segreto per la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi, condannato per frode fiscale. Ci si accapiglia sui congressi dei partiti (ma è, ormai un errore chiamare partiti un insieme di gruppi di interessi e potere sempre in lotta tra loro). Ci si interessa unicamente di "riforme" costituzionali che servono a "mettere in sicurezza" quella stabilità fittizia che significa, nei fatti, un pericoloso immobilismo. Ci si infervora sulla retroattività o meno di una legge approvata da tutti. Si affronta il problema della mancanza di lavoro (il vero problema del paese) aumentando i salari di una decina di euro (una misera elemosina), senza prevedere investimenti, senza un piano di sviluppo, senza idee. Ci si impegna per salvaguardare gli amici e si telefona a chi di dovere per aiutare qualcuno di "lorsignori" (vedi l'intervento del ministro Cancellieri per la scarcerazione di Giulia Ligresti). Si cambia nome alle tasse da pagare, che aumentano, per confondere i cittadini ...
Una situazione disastrosa, da basso impero.
È il fallimento di una dirigenza, politica e imprenditoriale, miope fatta da persone mediocri ai quali interessa solo il tornaconto personale o quello del gruppo di potere al quale fanno riferimento. Personaggi che non sono solo inutili ma dannosi per il paese.Â
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Guardiamo avanti, guardiamo all'Europa unita, all'Europa delle 70 nazioni, facciamo morire i 25 stati ottocenteschi attuali, che sono solo zavorra.
Chi difende oggi lo stato italiano sono solo le caste parassitarie, i pensionati, le grandi imprese assistite, i giornali e le TV sovvenzionate, perfino la chiesa sostiene lo stato italiano (perché i cardinaloni sono consapevoli di perdere la supremazia sulle altre religioni e i benefici concessi dallo stato italiano)
SVEGLIATEVI, dobbiamo spingere per traferire sovranità dallo stato italiano alle regioni prima che tutta la sovranità finisca a Bruxelles, come vorrebbero i banchieri.
CHI DIFENDE LO STATO ITALIANO E' UN REAZIONARIO FUORI DAL TEMPO