Un tris di bocciature di Giorgio Napolitano, "nuovo" re d'Italia
Sabato 20 Aprile 2013 alle 22:16 | 1 commenti
Sono per caso proprio oggi Roma, dove ho vissuto per 24 anni e dove familiari e amici aspettavano me e la mia signora per questo week end. Classica abbuffata romana e, poi, dopo aver scritto qualcosa di ... nascosto, mi avvio con lei, una coppia di amici e la loro figlia per il classico giro in centro, questa volta fatto da turista di un giorno in luoghi per me prima abituali ma che oggi, dopo oltre 20 anni a Vicenza, guardo con un occhio diverso. Più ammirato.
Nascosto l'iPad in un borsello e facendo, maschilmente e umanamente, finta di essere interessato a vestiti e scarpe che le due signore guardano e provano, anche senza doverle e volerle comprare (non ho ancora capito perchè le donne fanno così), lo uso, prima, per controllare l'esito ufficiale della votazione per Napolitano, che ho preannunciato come letale per la democrazia italiana (è solo la mia opinione), scrivo poi sarcasticamente che sono fortemente deluso del suo bis e seguo le donne sconsolato che stanno per entrare in un negozio del cuore di Roma, molto vicino a Montecitorio ma di cui non rivelo l'ubicazione, capirete che non è il caso per la privacy ...
Mentre un ambulante suona (povera banda "reale" per una misera elezione, penso) Â entro e vengo invitato da una signora dell'elegante shop ad approfittare del salottino riservato a mariti annoiati come le appaio io col mio vecchio amico.
Ci offre un caffè, romano, e io riesumo un po' di accento romano e le annuncio che ciavèmo er presidente novo. Chi, fa lei? E noi: Giorgio Napolitano. Lei strabuzza gli occhi: «mio marito è un corazziere, lui ha visto quanti vecchi generali già in pensione fanno parte della sua corte come consulenti a ... pagamento, lui sa per certo che la moglie Clio si è fatto rifare l'appartamento perchè quello esistente non rispettava la sua privacy, lui sa che il bi presidente si è adeguato gli emolumenti pensando di fare bella figura ritoccando, ma solo mediaticamente, certi costi come quelli, proprio, dei corazzieri, che però sono carabinieri i cui stipendi sono a carico del ministero della difesa ...».
La signora questo ha detto e, pur non sapendo se è tutto vero, lo riportiamo per avere un flash su una reazione, in fondo meno negativa di quello di un trentenne di Vicenza che conosciamo per il suo impegno politico e che ci scrive: «dopo una settimana così non ci resta che turarci il naso e votare, appena sarà possibile, 5 Stelle per poter vedere uno straccio di cambiamento!».
Speriamo, infine, che il concetto su Napolitano e sull'Italia non sia quello dell'austriaco che era nel salottino con noi mentre la moglie provava e riprovava vestiti: «Prodi, uomo di prestigio in Europa, bocciato dal suo stesso partito per rieleggere il vecchio uomo del vecchio sistema Giorgio Napolitano? Non ci credo!».
Per un momento vorremmo stringergli la mano ma, per amore di quello spicchio di Patria che ancora lotta per cambiare, in meglio, giriamo il discorso e instauriamo una lotta con lui sui migliori liquori: per lui il wisky, per noi la grappa.
Beviamoci su, tanto sono tutti contenti, da Berlusconi a Bersani, e il nostro tris di bocciature è tutto vero, ma non fa statistica.
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