Un Comune vicentino discrimina i gay? Stella, Arcigay e Delos insorgono
Sabato 5 Aprile 2014 alle 18:16 | 0 commenti
Secondo il Sindaco Silvia Pasinato, vi sarebbero in atto “tentativi di snaturamento dell’istituto familiare, quali ad esempio l’introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sessoâ€.
Grave è ignorare quei modelli di famiglia che da sempre sono presenti nel nostro paese: famiglie con un solo genitore, o con due genitori dello stesso sesso… 

Appare evidente l’intento di creare famiglie di serie A o B, da parte di una Amministrazione chiamata ad essere garante di tutti i cittadini e che cerca invece di legiferare invano su questioni che competono al Parlamento. Il rischio è quello di operare una evidente forma di discriminazione, in contrasto con l’Art. 3 della nostra Costituzione e con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
Ci sembra inoltre doveroso ricordare quanto espresso dalla Corte Costituzionale con la sentenza 138/2010, nella quale si afferma che due persone dello stesso sesso possono godere  del diritto fondamentale di ottenere il riconoscimento giuridico, con i connessi diritti e doveri, della loro stabile unione. Ed ha perciò affidato al Parlamento la regolamentazione della materia nei modi e nei limiti più opportuni.
L’utilizzo di temi etici ( e non solo) in forma strumentale durante la campagna elettorale, svilisce quegli sforzi di progresso civile dati a ridurre quel vuoto democratico che ci allontana dagli altri paesi UE.
 Le associazioni LGBT ARCIGAY VICENZA e DELOS si rendono disponibili ad un incontro con l’Amministrazione di Cassola per discutere seriamente dei diritti di quei cittadini che non possono essere ignorati da alcuna istituzione nel nostro paese.Accedi per inserire un commento
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