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Uccellaggione, Ciambetti: ci sono europarlamentari che la "sparano" grossa

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 9 Novembre 2013 alle 19:27 | 0 commenti

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Roberto Ciambetti, assessore regionale Veneto - “Polemica sull’uccellaggione? Ci sono Europarlamentari  che la sparano grosse,  vestono i panni di don Basilio del Barbiere di Siviglia cantando ‘La calunnia è un venticello…’  accusano la Regione di applicare la Legge e attaccano i cacciatori senza alcuna ragione”.

“L’europarlamentare Andrea Zanoni spara nel mucchio e confida nella scarsa conoscenza che hanno i cittadini delle norme che regolano le varie forme di caccia al punto tale che parla persino di uccellaggione in Veneto  quando questa pratica è severamente vietata sin dal secolo scorso”. L’assessore regionale Roberto Ciambetti interviene nella polemica innescata attorno alla cattura di uccelli da utilizzare poi per la caccia da appostamento. “E’ molto interessante, ma vecchio e abusato, il meccanismo di dissimulazione attuato dall’europarlamentare il quale mira a confondere agli occhi dell’opinione pubblica colpevoli cacciatori onesti e perfettamente in regola con i bracconieri, che agiscono invece nell’illegalità. Insomma siamo alle solite: la tecnica è quella svelata da Basilio nel Barbiere di Siviglia: ‘La calunnia è un venticello’ – ha detto Ciambetti –  I cacciatori di oggi conoscono a menadito,  ben meglio di certi europarlamentari,   le norme che non si sognano di trasgredire e non certo per paura di eventuali punizioni o ammende, ma perché sono i primi interessati a difendere il patrimonio faunistico. Detto questo, da assessore regionale del Veneto, desidero rassicurare i cittadini: la nostra Regione applica la normativa vigente nel pieno rispetto della legge e delle indicazioni europee. Come dice la legge nazionale, la Regione del Veneto  autorizza le Province a catturare un numero estremamente contenuto  di uccelli, che vengono successivamente ceduti come richiami per la caccia da appostamento: solo chi non ha pratica alcuna con questo tipo di  caccia può sostenere che i cacciatori detengano in condizioni abominevoli i loro richiami, che sono invece per quanto ne so, accuditi con molta attenzione” L’assessore regionale poi rincara la dose: “ D’accordo che si stanno avvicinando le elezioni e che in campagna elettorale c’è l’antico vezzo di sparale grosse, ma a tutto c‘è un limite – ha concluso Ciambetti – In Veneto la caccia è regolamentata da precise norme, il tutto avviene nel pieno rispetto della legge italiana e comunitaria al punto tale che le iniziative di tantissimi ambientalisti contro la nostra normativa non hanno sortito nulla. Se tanta foga fosse messa nella ricerca delle vere cause del depauperamento ambientale e se anziché continuare  a criminalizzare il mondo venatorio si cercasse di ascoltarne e capirne le ragioni con probabilità si farebbe un servizio migliore alla causa della natura e dell’ambiente. Purtroppo, quando prendono il sopravvento i pasdaran dell’oltranzismo è impossibile ragionare: la loro arma è diffusione di informazioni fasulle, il far credere ciò che non è, e si arriva al punto tale, come abbiamo visto anche in questa occasione, di attaccare la Regione del Veneto colpevole solo di applicare una legge nazionale con tanto di via libera dell’Unione Europea”

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