Quotidiano | Categorie: Arte

"Tutankhamon Caravaggio Van Gogh" chiude a quota 301.855 visitatori

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 3 Giugno 2015 alle 20:58 | 0 commenti

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Comunicato Stampa Comune di Vicenza

Il sindaco: "La Basilica ora è più conosciuta in Italia e all'estero grazie alle tre grandi mostre". Ieri, martedì 2 giugno, si è chiusa la terza mostra curata da Marco Goldin in Basilica Palladiana, con lo straordinario risultato di 301.855 visitatori, che porta a circa un milione il numero delle persone che hanno visitato il monumento simbolo della città in soli due anni e mezzo dalla riapertura dopo il restauro.


"Tutankhamon Caravaggio Van Gogh - La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento" (dal 24 dicembre 2014 al 2 giugno 2015) ha chiuso un ciclo iniziato il 6 ottobre 2012 con "Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure" (fino a 20 gennaio 2013) che è proseguito poi con la seconda mostra "Verso Monet. Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento" (dal 22 febbraio al 4 maggio 2014).
Mentre le opere di "Raffaello verso Picasso" e "Verso Monet" sono state esposte anche alla Gran Guardia a Verona, "Tutankhamon Caravaggio Van Gogh" è stata proposta in esclusiva per la città di Vicenza.

"La città è cambiata in questi ultimi tre anni - ha sottolineato il sindaco Achille Variati commentando gli straordinari dati di fine mostra -. Le tre esposizioni di livello internazionale curate da Marco Goldin hanno acceso i riflettori sulla Basilica palladiana appena dopo il restauro, facendola diventare un simbolo non solo per i visitatori italiani, ma anche per gli stranieri che hanno così potuto apprezzare le bellezze dell'intera città. La notorietà del patrimonio culturale va ad integrare quella imprenditoriale per cui la nostra zona è già ben conosciuta. Gli stessi imprenditori hanno compreso come il connubio tra imprenditoria ed arte sia vincente, tanto che sono sempre più numerose le aziende che organizzano eventi in Basilica Palladiana".

"Gli obiettivi che ci eravamo posti con l'organizzazione delle tre grandi mostre erano fare conoscere la città, aumentarne il posizionamento e migliorarne l'attrattività - ha ricordato il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci -. In anni economicamente difficili abbiamo affrontato un investimento responsabile, ma al tempo stesso visionario e coraggioso, in cultura e turismo d'arte. Insieme a partner tra cui il consorzio Vicenza è, le associazioni di categoria, la camera di commercio e la fiera abbiamo sostenuto azioni di promozione aggiuntive, come i tre Quaderni che con la mostra hanno promosso l'immagine della città ovunque. Senza contare le numerose iniziative di rilancio culturale e turistico che abbiamo attivato collateralmente. Oggi, al netto del vastissimo indotto registrato a favore della collettività, possiamo affermare che i nostri obiettivi sono stati raggiunti. Questa ultima mostra ci lascia un territorio che ha cambiato mentalità: ora sa che investire in cultura e turismo non è solo un fatto importante, ma produce un grande ritorno, perché permette di legare i valori della produzione a quelli eterni della bellezza di cui la nostra città è intrisa".

I dati riportati da Marco Goldin all'indomani della chiusura della mostra indicano quindi in 301.855 i visitatori dell'esposizione in 160 giorni di apertura, con una media di 1886 persone al giorno. L'1 e il 2 maggio sono stati i giorni in cui si è registrato il maggior afflusso, con un numero di 4500 - 4800 ingressi, oltre che le ultime giornate di apertura in cui si sono avute 20 mila presenze circa.
L'esposizione nei mesi di apertura è sempre stata tra il secondo e il terzo posto nella classifica di quelle più visitate d'Italia.
Il 54% dei visitatori ha prenotato il biglietto mentre il 46% lo ha acquistato alla cassa.
Il Museo del gioiello, che ha sede proprio in Basilica, è stato visitato da 28.265 persone il 97% delle quali avevano appena visitato la mostra "Tutankhamon Caravaggio Van Gogh" che offriva uno sconto sull'ingresso.
Inoltre la mostra di Palazzo Chiericati "Antonio López García. Il silenzio della realtà. La realtà del silenzio", ha avuto 9000 visitatori che, sommati agli accessi a "Tutankhamon Caravaggio Van Gogh" e al Museo del gioiello, fanno lievitare il numero a 350 mila presenze.
Il 66% dei visitatori della mostra ha acquistato il biglietto singolarmente, il 10% con gruppi scolastici, il 24% apparteneva a gruppi provenienti da 101 province italiane (Vicenza prima tra tutte; e poi Padova, Verona, Treviso, Bologna ai primi posti). I visitatori stranieri, rispetto alle precedenti esposizioni vicentine di Linea d'ombra, sono raddoppiati: dal 2% si è passati al 5%.
Nei 340 giorni di apertura della tre mostre che Linea d'ombra ha organizzato a Vicenza in Basilica sono entrate 730.124 persone, con una media di 2147 ingressi giornalieri.

Alla presentazione dati di fine mostra erano presenti anche Dino Secco, presidente del Consorzio Vicenza è, e Giuseppe Zigliotto, presidente di Confindustria Vicenza.
Il primo ha evidenziato il successo della terza mostra portando ad esempio il mese di gennaio 2015, periodo di calo dell'afflusso turistico: gli albergatori si ritengono soddisfatti sia per occupazione che per fatturato, con aumenti tra il 17% e il 40% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Anche i pacchetti turistici hanno registrato un aumento rispetto alle altre mostre, fino a raggiungere quota 1520.
Giuseppe Zigliotto ha sottolineato il fatto che la città ha avuto coraggio e ha vinto la scommessa di riscoprirsi polo culturale da conoscere e non più territorio di passaggio. E in questo cambio di mentalità grande peso hanno avuto la Basilica e la sua terrazza.


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