Truffa di 80 mila euro all'Inps, denunciato un vicentino di 59 anni
Mercoledi 5 Giugno 2013 alle 14:52 | 0 commenti
Compagnia CC Vicenza Comandante - I carabinieri della stazione di Vicenza, a conclusione di una prolungata attività investigativa, hanno denunciato alla procura della repubblica un uomo di 59 anni, residente a Grisignano di Zocco, ritenuto responsabile di truffa aggravata e continuata in danno dell’Inps-inpdap di Vicenza. L’indagine ha preso avvio nel mese di febbraio scorso in seguito ad una circostanziata denuncia da parte di un funzionario dell’Inps di Vicenza.
In seguito all’acquisizione ed alla comparazione incrociata di informazioni reperite da differenti banche dati (fisco, comune, inps) aveva scoperto che l’uomo negli ultimi cinque anni aveva indebitamente percepito una pensione di cui era titolare la madre, deceduta nel maggio 2007, e la cui comunicazione di morte non era mai stata inviata all’ente pensionistico.
L’indagato, approfittando del fatto che il conto corrente sul quale confluiva il pagamento della rata pensionistica era acceso presso un ufficio postale della provincia di Padova, ove la famiglia era residente prima di trasferirsi a Grisignano, ed era cointestato con la defunta madre, ogni volta che l’Inps accreditava la pensione provvedeva a prelevare il denaro da un qualunque sportello bancomat, appropriandosene senza la necessità di doversi presentare personalmente allo sportello postale per effettuare l’operazione di prelievo del contante.
Le indagini compiute dai carabinieri della stazione di Vicenza hanno permesso di accertare, attraverso l’esame dei documenti bancari, che l’indagato nello stesso giorno o il giorno successivo a quello dell’accredito della pensione provvedeva al prelievo dell’intera pensione, pari a circa 1.300 € mensili, utilizzando la tessera bancomat.
L’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria per truffa aggravata e continuata ai danni dell’Inps e ora rischia ora una condanna fino a 5 anni di reclusione ed una multa fino a 1.600 €, oltre al fatto che dovrà restituire all’ente pensionistico tutto quello che ha indebitamente percepito, quantificato in circa 80.000 €.
L’Inps-inpdap, con la collaborazione dei carabinieri, alla luce di quanto scoperto sta ora intensificando i controlli avviati sulle partite pensionistiche, al fine di scongiurare altre analoghe situazioni di appropriazioni indebite.
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