Regione e sindaci con i neo cardinali: i vicentini Ezzati e Parolin, Stella di Treviso e il padovano Capovilla
Sabato 22 Febbraio 2014 alle 21:17 | 0 commenti
Il presidente del Veneto Luca Zaia, numerosi sindaci locali e il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato hanno presenziato stamattina, 22 febbraio, a San Pietro al primo Concistoro di Papa Francesco in cui tre nuovi cardinali veneti hanno ricevuto dal Papa la berretta cardinalizia. Sono i vicentini Ricardo Ezzati Andrello e Pietro Parolin (nella foto con Zaia), da poco nominato segretario di Stato Vaticano e il trevigiano Beniamino Stella. Il padovano Loris Capovilla, "indimenticato" segretario di Giovanni XXIII, è il quarto porporato scelto da Papa Francesco ma non era presente alla cerimonia di Roma per l'avanzata età e riceverà nei prossimi giorni la berretta cardinalizia a Sotto il Monte.
I presidenti della Giunta e del Consiglio regionale del Veneto, Luca Zaia e Clodovaldo Ruffato, in occasione della tradizionale visita di cortesia prevista dopo l'imposizione della berretta cardinalizia, hanno incontrato a Roma, nella sede del palazzo Apostolico, tre dei quattro nuovi cardinali di origine veneta: Pietro Parolin, segretario di stato; Beniamino Stella, prefetto della congregazione per il clero; Riccardo Ezzati Andrello, arcivescovo di Santiago del Cile.
Il presidente del Veneto non ha mancato di fare una foto ricordo con alcuni sindaci della regione che con lui hanno partecipato al "Concistoro ordinario pubblico" e di sicuro avrà trasferito a loro oggi sentimenti diversi dal dissenso esternato già ieri per il mancato ingresso nel governo Renzi di ministri veneti: forse, avrà pensato a bassa o alta voce non si sa, la creazione di nuovi cardinali veneti da parte del Papa con l'imposizione della berretta, la consegna dell'anello e l'assegnazione del titolo o della diaconia potrebbero essere un riconoscimento del valore del Veneto ben maggiore, di fatto ... divino.
Zaia ha portato ai nuovi porporati «il saluto del Veneto e della comunità della regione che ha dato a tutti noi i natali e con l'occasione ho chiesto al Segretario di Stato Vaticano Monsignor Parolin di trasmettere al Santo Padre la nostra speranza che possa accogliere l'invito a visitare la nostra terra e a incontrare la nostra gente in occasione delle commemorazioni per il centenario dalla morte di San Pio X, originario di Riese nella diocesi di Treviso. Sono convinto che Papa Francesco abbia fatto un grande dono alla Chiesa scegliendo i nuovi cardinali, tra i quali non è causale la forte presenza di prelati che provengono dal Veneto: un territorio dove prevalgono ad un tempo la storia laica delle istituzioni e la forte e radicata presenza della cultura e dello spirito cristiano, che pone sempre al centro l'uomo e la solidarietà . La fiducia che ha dato ai nuovi cardinali, affidando incarichi tra i più difficili e delicati, trova in loro leali e laboriosi interpreti, forti di valori radicati nella storia della nostra regione».
Il presidente Ruffato si è associato al governatore nell'esprimere ai tre porporati «l'orgoglio del Veneto che ancora una volta vede riconosciuti dalla chiesa suoi cittadini». Al segretario di Stato mons. Parolin Ruffato ha chiesto di farsi interprete con Sua Santità del «sentimento di riconoscenza, anche da parte di una istituzione civile qual è il Consiglio regionale, per la sua intensa e appassionata opera di rinnovamento della chiesa e per la sua azione in favore della parte più debole della società ».
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